XXVI Rapporto del CNEL su Mercato del Lavoro e Contrattazione Collettiva

3 - Fisac CgilDipartimento Mercato del Lavoro


L’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato, nella seduta del 23 aprile, il consueto rapporto annuale che fotografa gli andamenti del mercato del lavoro e gli assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva.

LA FUNZIONE

La funzione del rapporto, per espressa indicazione contenuta nella legge Mattarella sulle attribuzioni del CNEL, è quella di offrire un esame critico dei dati pubblici disponibili e delle loro fonti con l’obiettivo di agevolare, in termini di sintesi “politica”, l’elaborazione di risultati univoci sui singoli fenomeni.

CHE COSA EMERGE

Il rapporto di quest’anno evidenzia un dato rilevante: su oltre 1.000 contratti collettivi depositati nell’archivio nazionale, ben 632 risultano sottoscritti da organizzazioni non rappresentate al CNEL. Si tratta di contratti che, nella maggior parte dei casi, hanno un impatto pressoché nullo sui lavoratori, interessando poco più del 2% delle figure operaie e impiegatizie.

Per contro, i 385 contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti da organizzazioni presenti al CNEL coprono oltre 14.260.000 lavoratori, pari al 97% degli occupati nel settore privato. In particolare, i soli 214 contratti firmati da CGIL, CISL e UIL – che rappresentano appena il 21% dei contratti presenti nell’archivio – interessano 14.055.107 lavoratori, ovvero il 96% degli occupati del settore privato. Questi dati confermano che in Italia ci sono livelli di copertura contrattuale nettamente superiori a quelli registrati in altri Paesi, anche laddove esistono meccanismi pubblici di registrazione sindacale e di estensione dei contratti collettivi.

LA NOTA DELLA CGIL

Secondo le Segretarie della CGIL Nazionale Maria Grazia Gabrielli e Francesca Re David “gli interventi da mettere in campo devono ridurre i part-time involontari e incentivare il tempo indeterminato che garantisce stabilità, dignità e maggiore sicurezza. É fondamentale veicolare un messaggio: il contratto di lavoro subordinato è a tempo indeterminato, quello a termine o somministrato è l’eccezione”. “Contrasto alla precarietà, al lavoro nero e irregolare deve rappresentare il cambio culturale utile ad uniformare gli interventi per cambiare il sistema produttivo nel nostro Paese. É innegabile – aggiungono Gabrielli e Re David – che un sistema di impresa strutturato su appalti ed esternalizzazioni è generatore e moltiplicatore di precarietà e di dequalificazione del lavoro. Inoltre, per uscire dalla trappola del lavoro povero, che riguarda sia il lavoro dipendente che quello autonomo in tutte le sue forme, bisogna discutere anche di tempo ed intensità’ di lavoro, di ore lavorate, di retribuzione, di equo compenso e pressione fiscale”.

“Per tutti questi motivi – ricordano Gabrielli e Re David – sono questioni centrali e non più rinviabili: la definizione di regole certe e trasparenti sul ruolo centrale che devono assumere i Ccnl comparativamente più rappresentativi, e una riforma fiscale realmente equa”.

Il PUNTO DI VISTA DELLA CATEGORIA

  • IL CCNL “PIRATA”

Nel settore delle Agenzie Assicurative in Appalto, persiste il problema di avere un cosiddetto CCNL “Pirata”. La notizia positiva è che negli ultimi anni si sta riducendo il gap tra il CCNL SNA e quello ANAPA (firmato dalle Organizzazioni Sindacali più rappresentative nel settore). Nel 2019 infatti, il CCNL SNA era applicato a 4189 dipendenti in più rispetto a quello ANAPA. Tale scarto si è ridotto a 1099 nel 2024. Il CCNL ANAPA pertanto è passato dall’avere una percentuale di applicazione del 43,11% nel 2019, ad una copertura del 48,35% nel 2024. È evidente che questa crescita debba essere considerata un punto di partenza.

  • L’INDAGINE SUL WELFARE NEL SETTORE DEL CREDITO

Nel rapporto del CNEL è presente anche un’indagine campionaria condotta nel settore del credito, in collaborazione con ABI e le Organizzazioni Sindacali del settore, sul tema del welfare contrattuale. È emerso un elevato tasso di copertura per assistenza sanitaria, previdenza complementare e LTC (long term care), che riflette il dinamismo delle relazioni sindacali e la tradizionale attenzione del settore bancario al welfare.

PER APPROFONDIRE:

https://www.cnel.it/Comunicazione-e-Stampa/Notizie/ArtMID/1174/ArticleID/5145/APPROVATO-IL-RAPPORTO-SU-MERCATO-DEL-LAVORO-E-CONTRATTAZIONE-COLLETTIVA

https://www.cgil.it/ufficio-stampa/rapporto-cnel-cgil-priorita-e-ridare-valore-al-lavoro-vs4jpnys

 

Pulsante per tornare all'inizio