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LE FERIE SONO UN DIRITTO
NON STRUMENTO PER L’USO DEL POTERE
Come ogni anno, con incomprensibile ritardo imputabile a chi dovrebbe sovrintendere sulla regolarità della gestione del personale, i colleghi e le colleghe sono alle prese con l’inserimento dei periodi di ferie, il periodo più corposo dei quali, come da CCNL, non deve essere inferiore a 15 giorni lavorativi. E come ogni anno, la febbre organizzativa sale per la ricerca delle soluzioni più armoniose atte a trovare l’equilibrio tra le esigenze di un dovuto e indispensabile riposo e la necessità di garantire l’operatività di ciascuna unità produttiva.
A tale sempre più affannosa ricerca di equilibrio quest’anno si è aggiunta una arbitraria variabile che complica notevolmente l’organizzazione dei piani ferie e mette a dura prova la pazienza delle persone.
Ci giunge voce che alcuni coordinamenti operativi di area richiedano un rapporto “assenze 2025” – e già su questa definizione ci sarebbe da discutere – motivando quest’ennesimo report come necessario per organizzare le aperture delle filiali nella medesima area durante il periodo estivo.
Al peggio, purtroppo non c’è mai fine e pare che dai medesimi coordinamenti operativi arrivino anche sollecitazioni a rinunciare alle proprie ferie, in tutto o in parte, poiché questo o quella collega dovrebbe fungere da “massa manovra” per copertura di assenze in altre filiali ancor più bisognose di personale proprio in ragione delle ferie.
Carenza di personale figlia dello scellerato svuotamento delle filiali voluto dal piano industriale in essere.
Alla Banca e soprattutto agli uffici che gestiscono il personale, chiediamo:
- l’organizzazione delle ferie è prerogativa della singola unità produttiva o dei coordinamenti operativi? Se quest’ultima opzione è la risposta saremmo di fronte ad una inaccettabile novità che stigmatizziamo con forza e alla quale ci opponiamo.
- come mai, a dispetto delle comunicazioni aziendali del 28 gennaio 2025, del 6 marzo 2025 e del 17 marzo 2025, in molti casi non è stato permesso di inserire i piani ferie in procedura presenze né tantomeno, tanti di quelli inseriti sono stati autorizzati così come formalmente richiesto dalla Banca? Ci sono forse parti dell’Azienda che dispongono norme e altre parti, sempre aziendali, che non le rispettano?
Per quanto attiene le ex-festività, ricordiamo a tutti e tutte che laddove non fruite nel corso dell’anno di spettanza, – nel periodo compreso tra il 16/01 e il 14/12 – saranno pagate nell’anno successivo. “La richiesta di fruizione va fatta con congruo preavviso; ove la lavoratrice/lavoratore intenda fruire dei permessi medesimi, in tutto o in parte, in aggiunta ai periodi di ferie ovvero –anche se disgiuntamente dalle ferie medesime- in tre o più giornate consecutive, deve effettuare segnalazione in tal senso alla Direzione al momento della predisposizione dei turni di ferie”. (art.59 CCNL ABI 2019 e ss.)
Chiediamo, infine che gli uffici del personale debbano assicurarsi che le ferie inserite siano tutte autorizzate dai relativi responsabili: perché ciò che altrove è normale qui continua ad essere, come nel passato, uno straordinario diritto da conquistare?
Ah! Dimenticavamo, qui, ora, abbiamo le “survey” aziendali per comprendere la “percezione” dei cambiamenti.
Bari, 16 giugno 2025
Segreterie Odc FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
Bdm BANCA – Gruppo MCC