Baps: nel mentre che…

Care/i Colleghe/i, non sappiamo più a quale santo votarci! L’azienda si ostina a non convocarci.

Eppure lo stato in cui versa la rete è sotto gli occhi di tutti, ma tant’è “non c’è più sordo di chi non vuole ascoltare e più cieco di chi non vuole vedere”.

La tensione è alle stelle! Le uscite della prima finestra di esodo (1° luglio), hanno determinato la ulteriore riduzione degli organici. Criticità ben evidenti che sarebbe stato opportuno affrontare per tempo.  

Le filiali annaspano tra incombenze amministrative, clienti inferociti, appuntamenti da evadere, prodotti da vendere. Ci pare si stia abusando del buon senso e della responsabilità di chi nel tempo ha fatto “grande”, questa realtà: Le lavoratrici e i Lavoratori. 

Non sono i piani d’impresa che “guidano la trasformazione “e non si sta andando verso “la giusta direzione”. Nessuna polemica, né letture pretestuose! Semplici constatazioni che difficilmente possono essere smentite. 

Oggi di misurabile, di visibile, di reale c’è: la stanchezza, lo stress, la paura e la preoccupazione che si celano, spesso, dietro ad un sorriso di circostanza, insomma non si viene a lavorare a “cuor leggero “.

Altro che traiettorie e movimenti, qui di fisico(a), c’è un elenco di sintomi che si chiamano: affaticamento, esaurimento, sfinimento e chi ne ha più ne metta!

  • Ribadiamo, ancora una volta, la nostra disponibilità al confronto su qualsiasi tavolo;
  • Invitiamo l’azienda a tenere nella giusta considerazione qualità e serietà delle Relazioni Sindacali;

Dum Romae consolitur, Saguntum expugnatur “(TITO LIVIO, storie) che tradotto nella quotidiana lingua italiana suona più o meno cosi: Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata! 

Coordinamento Regionale Fisac Cgil Rsa/Rst di Baps

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