BCC: Assemblea Federcasse 2025 – Identità, prossimità, partecipazione: il nostro contributo per il futuro del settore

3 - Fisac Cgil

Comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori del Credito Cooperativo

Care colleghe, cari colleghi,
l’assemblea annuale di Federcasse, svoltasi il 18 luglio al Teatro alla Scala di Milano, ha riportato al centro del dibattito pubblico e di sistema alcune parole chiave che sentiamo profondamente nostre: prossimità, intelligenze plurali, bene comune, res novae.
Come Fisac CGIL, accogliamo con favore i richiami emersi dalla relazione del Presidente Augusto dell’Erba e dall’intervento del Presidente della Federazione Lombarda delle BCC, Alessandro Azzi, che hanno sottolineato la necessità di rafforzare l’identità cooperativa in un contesto bancario in continua trasformazione.

 Cosa condividiamo e rilanciamo

🔸 La prossimità come scelta strategica, non retorica

Il credito cooperativo non può rincorrere la logica del gigantismo né imitare modelli estranei alla propria storia. Crescere per linee interne, come ha ribadito Alessandro Azzi, vuol dire rafforzare la presenza nei territori, nei piccoli comuni, nelle aree dove altri si ritirano. È qui che il nostro lavoro assume valore.

🔸 Le intelligenze plurali per un bene comune inclusivo

Il bene comune si costruisce mettendo a valore competenze, generazioni, esperienze diverse. Anche per questo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali non può essere ridotto alla sola contrattazione: va riconosciuto il nostro ruolo nella definizione delle strategie di sistema.

🔸 La contrattazione collettiva come fondamento della nostra identità

Abbiamo costruito con determinazione e condivisione un impianto contrattuale che non è solo normativo, ma anche culturale.
Abbiamo reso obbligatoria la formazione identitaria, per garantire che chi lavora nel credito cooperativo conosca e riconosca i valori di cui è portatore.
Sosteniamo una transizione generazionale consapevole, che non sia solo ricambio numerico ma trasferimento di saperi e valori.

🔸 Il rifiuto delle pressioni commerciali e la difesa della finanza etica

È fondamentale riaffermare la necessità di politiche commerciali non aggressive, orientate alla qualità delle relazioni con soci e clienti, piuttosto che a logiche di breve termine.
Vanno quindi evitate qualsivoglia tipologia di pressione commerciale su lavoratrici e lavoratori: una pratica che snaturerebbe il ruolo del credito cooperativo e metterebbe a rischio il rapporto di fiducia con i territori.

La contrattazione collettiva può e deve attivare strumenti efficaci per evitare tali dinamiche, promuovendo modelli organizzativi che valorizzino la consulenza, la formazione e la relazione.

Rimanere nel solco dell’intermediazione creditizia responsabile, della tutela del risparmio e di una finanza etica non è una scelta conservativa, ma un modo per rafforzare – proprio nel confronto di mercato – le ragioni profonde dell’esistenza e dell’attualità della cooperazione di credito.

🔸 Le res novae come sfida condivisa

Le nuove cose che Federcasse evoca sono, per noi, già parte del nostro impegno: una nuova economia civile, una cooperazione inclusiva, una partecipazione reale delle lavoratrici e dei lavoratori.
Innovare sì, ma senza tradire la nostra identità.

 Il nostro impegno continua

Come Fisac CGIL, continueremo a portare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori in ogni sede, promuovendo una contrattazione che sia non solo strumento di tutela, ma leva di partecipazione e direzione strategica del settore.
Vi invitiamo a confrontarvi con le nostre strutture territoriali, a partecipare attivamente alla vita sindacale, a contribuire con idee, proposte, energia.
Il futuro della cooperazione di credito si costruisce insieme. E in questo futuro, il lavoro ha un posto centrale.

 Fisac CGIL – Coordinamento Credito Cooperativo

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