ANPI: Marcinelle

8 agosto 1956 tragedia di MARCINELLE

non solo ricordare ….

L’ 8 agosto 1956, nella miniera di carbone del Bois du Cazier, a Marcinelle (Belgio), si consumava la tragedia in cui persero la vita 262 lavoratori bloccati ad oltre mille metri di profondità. Dei 262 lavoratori ben 136 erano italiani, emigrati per sfuggire alla miseria dell’Italia del dopoguerra.

Solo 13 uomini furono estratti vivi, mentre 17 corpi, sepolti nel sacrario che oggi sorge nel sito della miniera, non sono mai stati identificati.

I morti sul lavoro sono un dramma che a distanza di decenni si ripete e ogni giorno rappresentano un terribile bollettino di guerra nonostante le conquiste tecnologiche e civili di cui disponiamo. Una emergenza quotidiana: dall’inizio dell’anno in Italia sono morti 873 lavoratrici e lavoratori, uno ogni 6 ore!

A Bois du Cazier, a Marcinelle, c’è un pezzo della storia dell’emigrazione italiana, di tante donne e uomini che lasciarono l’Italia nella speranza di costruire un futuro migliore per se’ e la propria famiglia. Una storia che rivediamo, come 70 anni fa, per chi oggi fugge dalla guerra e dalla fame in cerca di lavoro e di pace e invece trova sfruttamento e razzismo.

Ricordare la tragedia di Marcinelle significa certo commemorare le vittime ma anche fare il punto sulla condizione degli emigrati, tema mai così attuale se guardiamo ai flussi migratori che oggi investono l’Europa e il mondo intero.

Ricordare Marcinelle significa attenzionare la questione della sicurezza sul lavoro, con il quadro drammatico delle morti quotidiane nel nostro Paese e non solo.

Trasformare la memoria in azioni concrete è il modo migliore per onorare chi ha pagato il prezzo più alto.

L’Europa che vogliamo e’ quella dei diritti, della giustizia sociale, dell’inclusione, dell’accoglienza e della pace: questi valori vanno praticati sempre!

Roma 8 agosto 2025

Dipartimento Antifascismo/Antirazzismo

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