Banca d’Italia: safety, non un passo indietro!

Abbiamo deciso di scrivere al Segretario Generale e alla Divisione SSL (LEGGI) per ribadire la nostra attenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non possiamo infatti tacere di fronte a criticità segnalate dai RLS e che riguardano direttamente chi lavora ogni giorno nelle Filiali.

Le prove di evacuazione continuano ad essere considerate nei DVR come esercitazioni annuali, è evidente che la prova rivesta, purtroppo, un semplice formalismo. Il rischio concreto è che il personale non abbia mai la possibilità di misurarsi con una reale esperienza di emergenza, vanificando così il senso stesso della formazione pratica. Chiediamo quindi che la frequenza venga aumentata e che l’organizzazione coinvolga progressivamente tutto il personale.

Non meno importante è la questione dei controlli sui presidi antincendio. In alcune Filiali tali controlli non avvengono con regolarità o presentano oggettive difficoltà, tanto che gli addetti all’emergenza si trovano a doverli svolgere in condizioni inadeguate e rischiose. Si tratta di compiti che non devono ricadere sui lavoratori: proponiamo che sia la ditta specializzata ad aumentare la frequenza dei controlli, lasciando ai colleghi il compito di concentrarsi sul proprio lavoro e non su mansioni improprie.

La situazione della Filiale di Pescara, ma molto probabilmente anche in altre realtà si presenta la stessa problematica, merita una menzione particolare. L’impianto di aspirazione e raccolta del triturato delle banconote è stato realizzato con soluzioni che mettono a rischio l’incolumità dei colleghi: tubi con bulloni sporgenti, posture obbligate e innaturali per il cambio dei sacchi, pericoli di urti alla testa. Solo dopo la segnalazione del RLS si è provveduto a protezioni provvisorie. Servono però soluzioni strutturali, prima che l’arrivo di una seconda selezionatrice raddoppi i rischi e le manovre pericolose.

Questi esempi evidenziano come l’attenzione dell’Amministrazione sulla safety sembri in diminuzione, suggerendo la necessità di un maggiore impegno. La sicurezza non può essere un tema secondario, né ridotta a semplici dichiarazioni di conformità. Serve un’inversione di rotta: risposte concrete, interventi strutturali e un maggiore coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali.

Come Fisac CGIL continueremo a vigilare e ad avanzare le nostre richieste. Ma la sicurezza è un obiettivo che si conquista insieme. Per questo attendiamo osservazioni, segnalazioni e contributi da parte di tutte e tutti: solo chi lavora quotidianamente nei nostri ambienti può osservare con occhio critico e interessato i problemi reali e indicare le migliorie necessarie.

Roma, 2 settembre 2025

La Segreteria Nazionale

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