Banca d’Italia: Impressioni di settembre

da: www.fisacbancaditalia.it

Rilanciare il confronto vero e costruire insieme il futuro della Banca e di chi ci lavora

La pausa estiva non ha fermato il nostro impegno: al contrario, è stata occasione per una riflessione sulla stagione negoziale appena trascorsa, caratterizzata da un palese stallo, e sulla necessità di affrontare sfide divenute urgenti e che non possono più essere rinviate.

Con la riapertura del tavolo negoziale crediamo perciò necessario riportare al centro della discussione i temi che contano davvero per colleghe e colleghi, lasciando da parte una buona volta le slide patinate della Banca o i tentativi di realizzare riforme calate dall’alto.

I nodi che intendiamo affrontare con determinazione

Proseguendo la nostra proficua collaborazione, con l’intenzione di allargare il perimetro delle Organizzazioni Sindacali disposte a lavorare insieme, vogliamo affrontare i tanti nodi che attanagliano il nostro contratto di lavoro:

  • Rete Territoriale

La trattativa va chiusa in maniera positiva per le lavoratrici e i lavoratori di tutta la Rete. Dopo mesi di ascolto nelle filiali e confronto con i lavoratori, pretendiamo che le misure di attuazione tutelino e valorizzino, ora e nel tempo, le competenze di chi è sul campo, e non mettano solo toppe a un intervento poco ragionato. Allo stesso modo escludiamo categoricamente che l’eventuale conclusione positiva del confronto possa essere raggiunta tramite baratto con argomenti che nulla hanno a che fare con la Rete.

  • Premio di produzione BAN

Il contributo del personale del Comprensorio Banconote è enorme e imprescindibile e non può continuare a essere sminuito: occorre riconoscerlo con nuove tutele e un sistema premiale che rispecchi la realtà del lavoro, riconosca il contributo degli addetti ai vari aspetti della produzione e renda nuovamente il Servizio appetibile a tutte le figure presenti in Banca.

  • Lump Sum

Una misura che i colleghi attendono da anni: si dovrà aprire un tavolo negoziale per aumentare le risorse al fine di ottenere un incremento economico in fase di pensionamento, ripensando così al sistema di garanzia. Soluzioni che dovranno pesare in minima parte sulle “spalle” dei colleghi.

Un punto di partenza è la proposta della Fisac CGIL del 21 febbraio 2017.

  • Area Operativa

Non è più il tempo di annunciare riforme che si traducono nel mero tentativo di sottrarre garanzie e conseguire risparmi: è il momento di ragionare seriamente su criteri trasparenti e opportunità di crescita professionale ed economica reali, per garantire prospettive ai colleghi e colleghe dell’Area, riconoscendone il ruolo fondamentale per l’Istituto.

  • Area Manageriale

L’introduzione della riforma ci ha visti su posizioni diverse e ancora oggi le nostre valutazioni sugli esiti non sono coincidenti. Lavoreremo perciò sulla necessità di trovare soluzioni che eliminino gli arbitri che riducono le persone a meri ingranaggi soggetti a budget, valorizzino davvero le competenze e rilancino la professionalità e motivazioni di tutte e tutti.

  • Sicurezza e salute

Il tema non può essere mai in fondo all’agenda. Dalla realtà dei luoghi di lavoro emerge che troppo spesso le parole e le volontà non corrispondono ai fatti. Rumori, polveri, esalazioni e cantieri incidono direttamente sulla vita lavorativa: la tutela dei colleghi deve tornare al centro, come impone il decreto 81/2008. Accanto a questo, l’evoluzione del modo di lavorare mette sotto i riflettori la necessità di tutelare la salute mentale con altrettanta attenzione: il burnout e fenomeni connessi allo stress da lavoro correlato vanno monitorati e affrontati seriamente, al di là dei meri adempimenti.

  • Smart working e flessibilità

Dopo la positiva esperienza fatta in questi anni è giunto il momento di far cadere pregiudizi, paletti e limiti applicativi e dare piena applicazione di quanto previsto dal contratto fin dalla sua origine, soprattutto nel segno dell’inclusione, attraverso l’allargamento della platea dei colleghi che possono accedervi. Occorre poi giungere a una revisione del contratto con una visione moderna che riconosca il diritto alla conciliazione vita-lavoro di tutte e tutti. Lo smart working è ormai una realtà consolidata in tutto il mondo del lavoro, come confermato anche da una recente ricerca della Banca stessa, oltre ad essere una necessità per un Istituto che voglia restare attrattivo.

  • Pari opportunità e diversity

La Banca deve finalmente decidere se vuole abbracciare davvero un paradigma di diversity o limitarsi agli interventi esteriori, che rischiano perfino di avere impatti controproducenti sul clima lavorativo. I webinar, le certificazioni e i premi sono secondari rispetto a un serio impegno a diversificare i vertici, lavorare per l’inclusione del personale con disabilità, rimuovere gli ostacoli alla realizzazione umana e professionale delle persone. L’approccio paternalistico alle esigenze dei singoli è obsoleto: bisogna coinvolgere, non imporre dall’alto.

Oltre le riforme calate dall’alto

Le tante proposte in tema di riforme organizzative e contrattuali degli ultimi anni – spesso annunciate come “modernizzazioni” – si sono tradotte in caos e disorientamento:

  • frammentazione dei servizi,
  • peggioramento delle condizioni di lavoro,
  • mancanza di responsabilità da parte di chi decide.

Siamo stanchi di un modello in cui la Banca si limita a rimandare, a non prendersi mai responsabilità, a giocare di rimessa sulle proposte sindacali.

Il nostro impegno sarà smascherare queste contraddizioni e riportare al centro la voce di chi lavora ogni giorno.

Il nostro impegno

Da questa ripresa della stagione sindacale saremo pronti a portare queste richieste con determinazione, insieme a voi, perché il sindacato è responsabilità, confronto e capacità di incidere.

Per questo crediamo nel lavorare insieme, trasformando le nostre posizioni in piattaforme condivise, attraverso un dialogo costante con tutte le sigle interessate ad avere un impatto.

Solo così possiamo rafforzare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e dare risposte concrete ai problemi di oggi e di domani.

Roma, 04 settembre 2025

Le Segreterie First Cisl – Fisac Cgil Banca d’Italia

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