
ANCORA UNA VOLTA LA FARFALLA CONTRO IL CARRO ARMATO
Nella mattinata di venerdì si è svolta l’assemblea sindacale convocata dalla RSA della Fisac CGIL in Banca Reale.
All’ordine del giorno vi era la mobilitazione promossa dalla CGIL per porre all’attenzione del Governo italiano il dramma del massacro in corso nella Striscia di Gaza. L’assemblea ha registrato una partecipazione ampia e significativa, con punte di 109 colleghe e colleghi collegati.
Nel corso della relazione sono stati richiamati i passaggi storici che hanno portato alla nascita dello Stato di Israele nei territori dell’ex protettorato britannico di Palestina e di come, nel tempo, il conflitto in quell’area si sia progressivamente esasperato, alimentando guerre e instabilità con i paesi limitrofi (Libano, Siria, Giordania ed Egitto). Più volte queste tensioni hanno rischiato di estendersi fino a coinvolgere le grandi potenze nucleari. Come se non bastasse, migliaia di persone sono state sradicate dai loro territori di origine, villaggi cancellati dalle mappe, intere comunità costrette a vivere in campi profughi.
Oggi ciò che accade va ben oltre le intifade consumatesi nei decenni passati: da una parte si moltiplicano gli attacchi contro Iran, Libano, Yemen e Qatar; dall’altra, da mesi, vengono colpite persone inermi nella Striscia di Gaza, sottoposte a un embargo disumano che affama, umilia e uccide lentamente. Per questo la CGIL ritiene di intervenire, insieme ad altre organizzazioni e al mondo dell’attivismo internazionale, non solo per dire basta alla strage continua, ma anche per chiedere azioni concrete al Governo. È necessario interrompere immediatamente ogni forma di collaborazione e assistenza militare, così come cessare la vendita di armi allo Stato di Israele: armi utilizzate sistematicamente per l’annientamento di civili inermi, di bambini, di donne.
Chi oggi raccoglie l’appello del sindacato chiede che venga quanto prima un tempo di pace, dignità, lavoro e casa: non sono e non devono essere privilegi di pochi, ma beni primari ed essenziali per ogni persona, indipendentemente dalla latitudine in cui è nata.
L’opposizione che la CGIL sta esprimendo nei confronti dell’economia di guerra e del linguaggio bellicista dei governi europei si tradurrà in una mobilitazione che proseguirà nei prossimi mesi. Prepariamoci a una stagione di conflitto sindacale e – speriamo – di riscatto.
A tutte e tutti va il nostro ringraziamento per la sensibilità dimostrata.
La RSA Fisac/CGIL
In Banca Reale