Gruppo Reale: Gaza, l’impegno paga

3 - Fisac Cgil

Care colleghe e cari colleghi,

molte e molti di voi in queste ore ci hanno chiesto se le mobilitazioni di questi giorni svoltesi in Italia, avessero prodotto qualche risultato. Allora facciamo insieme il punto sui fatti più rilevanti:

  1. Il Governo ha proiettato le fregate Fasan e Alpino nel Mediterraneo orientale con il compito di garantire assistenza alla Global Sumud Flottilla, dopo gli attacchi con droni subiti dalle imbarcazioni umanitarie. A tal proposito vi segnaliamo la testimonianza diretta del nostro compagno Raffaello Corriero della FISAC CGIL Milano (👉🏻 https://www.instagram.com/p/DO-nMi3AVBu/) che si trova a bordo della “Luna Bark” e ci aggiorna sulla situazione;
  2. La Presidente del Consiglio, intervenendo all’ONU, ha dichiarato (alla buonora, verrebbe da dire) che il governo israeliano a Gaza «ha superato il limite»;
  3. La Presidente del Consiglio ha annunciato la disponibilità dell’Italia a riconoscere lo Stato di Palestina, per quanto a due condizioni: il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e l’esclusione di Hamas da qualsiasi ruolo di governo;
  4. La Presidente del Consiglio ha affermato che lo scopo della flottilla sarebbe mettere in crisi il governo, perché la questione palestinese non sarebbe il vero obiettivo dell’iniziativa.

Tutte queste cose, lette insieme, ci offrono la possibilità di una lettura politica molto interessante. Intanto, la Presidente del Consiglio ha offerto il manifesto della debolezza sua e del suo governo (vedi il punto 4, che si commenta da solo). I primi tre punti dimostrano invece quanto la pressione delle piazze e del mondo del lavoro l’abbia costretta ad assumere posizioni nuove e inedite per lei rispetto al conflitto mediorientale e, quindi, rispetto al Governo di Benjamin Netanyahu. Soprattutto se si pensa che ha dovuto smarcarsi rispetto alla posizione nota di Trump, suo principale punto di riferimento politico (e culturale) oggi.

Il nostro lavoro, le nostre lotte, non sempre producono risultati immediati — anzi. In questo caso, però, qualcosa si è già mosso, ed è un’ottima notizia. Ricordiamocelo: certe cose producono cambiamenti non meno rilevanti del voto nelle urne, e non c’è nulla di più democratico dello sciopero e delle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le mobilitazioni proseguono quotidianamente nelle piazze di tutta Italia: continuiamo a partecipare sempre più numerosi per fermare la strage!

Le RSA Fisac CGIL
(Gruppo Reale)

 

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