
Sono stato assunto il 1° luglio. Ho saputo dai miei colleghi che per il 2025 hanno a disposizione 4 giorni di festività soppresse. Perché a me ne è stato riconosciuto solo uno e non 2 giornate che corrisponderebbero ai 6/12 del periodo di servizio da me prestato?
I permessi in questione derivano dalle seguenti festività: San Giuseppe, Ascensione, Corpus Domini, SS. Pietro e Paolo, Festa dell’Unità Nazionale, ma spettano solo nel caso in cui nell’anno di riferimento tali ricorrenze non cadano in un giorno festivo e che l’interessato per la relativa giornata sia in servizio.
Nel tuo caso, l’unica festività successiva alla tua assunzione è quella della Festa dell’Unità Nazionale (4 novembre), mentre tutte le altre erano antecedenti il 1° luglio, quando non eri ancora in servizio.
Nel 2025 la ricorrenza dei SS. Pietro e Paolo è caduta di domenica per cui non ha dato diritto (a nessuno) a una delle 5 giornate.
Che cosa accade se alla fine dell’anno non ho fruito di tutte le festività soppresse che mi spettavano?
Il CCNL prevede che entro la fine di febbraio dell’anno successivo i residui siano monetizzati.
Il calcolo per ogni giornata è effettuato dividendo per 360 (numero dei giorni dell’anno stabilito convenzionalmente) la retribuzione annua (che include anche la tredicesima).
Occorre tuttavia tenere conto che in alcune aziende del settore questa eventualità non sussiste, per esempio perché le festività soppresse sono la prima tipologia di permesso di cui è possibile usufruire (anteponendone quindi l’utilizzo rispetto alle ferie).