Pubblichiamo in allegato la Sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha affrontato il tema della nozione di handicap e di “soluzioni ragionevoli”, nell’ambito delle discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità.
Con tale sentenza l’Italia viene condannata per l’incompleta applicazione dei principi UE in merito ai diritti al lavoro delle persone con disabilità (Direttiva 2000/78/CE). Nello specifico, la Corte condanna l’Italia per non aver adottato “soluzioni ragionevoli” per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. La condanna della Corte segue una procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea, come da noi già più volte segnalato.
Inoltre, questa sentenza rafforza la nostra richiesta, più volte sollecitata in questi anni, e ribadita ieri nell’incontro con il Vice ministro Guerra, avvenuto dopo la manifestazione a Piazza Montecitorio organizzata per ribadire il diritto al lavoro dei disabili, di una urgente abrogazione dell’articolo 9 della legge 138/2011, che ripropone il rischio dei “reparti confino” per le lavoratrici ed i lavoratori con disabilità.
A breve vi invieremo una nota tecnica sulla sentenza, che verrà elaborata insieme all’Ufficio giuridico CGIL.