
Come viene calcolato il Trattamento di fine rapporto?
Il TFR si determina accantonando una quota pari alla “retribuzione utile” ai fini TFR divisa per 13,5, meno il contributo dello 0,50% calcolato sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali: considerato che la retribuzione utile diviso 13,5 corrisponde al calcolo del 7,41%, con qualche approssimazione l’accantonamento risulta quindi pari al 6,91% della retribuzione mensile lorda.
La retribuzione utile per il calcolo del TFR comprende tutte le somme corrisposte in relazione al rapporto di lavoro, purché a titolo non occasionale e con esclusione di eventuali rimborsi spese: questi criteri – declinati nell’art. 90 del CCNL 23 novembre 2023 – sono tornati pienamente applicabili nel settore del Credito con decorrenza 01/07/2023, a seguito dell’ultimo accordo di rinnovo.
Dal punto di vista fiscale il TFR, al momento della liquidazione, è assoggettato a tassazione separata.
Il TFR accantonato e non destinato alla Previdenza complementare (con esclusione della quota maturata nell’anno) viene rivalutato al 31 dicembre di ogni anno.