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Comunicato sindacale
Care colleghe, cari colleghi,
abbiamo dovuto purtroppo prendere atto dell’ennesimo rinvio della trattazione in Consiglio della finalizzazione dell’accordo sindacale che, oltre a concretizzare gli impegni assunti nei precedenti accordi e nella conciliazione sottoscritta innanzi al Giudice del lavoro di Napoli, dovrebbe superare anche la sentenza di condanna dell’Autorità per comportamento antisindacale del 14 maggio scorso.
Ci riferiscono che ci sarebbero problematiche di stabilità finanziaria a lungo termine (e di questo intendiamo comunque farcene carico), salvo poi verificare che il contenimento delle spese riguarderebbe solo gli istituti di interesse del personale.
Ebbene, nonostante le scadenze impellenti, nonostante le continue richieste di finalizzare l’accordo e nonostante il confronto che ci ha visto impegnati anche nel corso del mese di agosto con la promessa di finalizzare la prima decade di settembre, niente, il nulla.
Particolamente grave è il mancato avvio della procedura di gara relativa alla copertura delle spese sanitarie che avrebbe dovuta essere pubblicata entro il termine massimo del 30 settembre, per evitare il rischio di restare senza copertura a partire dal 1° luglio 2026. Per tale ragione era stato richiesto, a fine luglio, a tutte le OO.SS. uno specifico nulla osta nelle more della sottoscrizione di un accordo (purtroppo non concesso da tutte). Insomma, il minimo del minimo sindacale…
No, neanche questo. Ci riferiscono che la problematica sarebbe stata brutalmente liquidata perché “mancava un appuntino nelle carte di Consiglio” e pare che non sarà neppure discussa nella prossima seduta del 7 ottobre.
Come si fa ad essere così sciatti e insensibili alle legittime basilari rivendicazioni del personale?
Come si fa a non percepire le difficoltà della struttura organizzativa, che sta gravemente scricchiolando sotto il peso di un aggressivo turn-over, senza che si dia seguito al doveroso innesto di nuove risorse?
Come si fa a non prendere coscienza che gli “ORDINI” dell’Autorità giudiziaria vanno “IMMEDIATAMENTE” eseguiti, invece di adoperarsi per aggirarli con pareri e parerucci di varia natura?
Queste OO.SS. hanno mostrato nel corso delle trattative la massima disponibilità:
a limitare le rivendicazioni anche rispetto a quanto già stabilito nei precedenti accordi e nelle pronunce del Giudice;
a mediare rispetto alle esigenze di rafforzamento della struttura organizzativa;
a mantenere un “clima sindacale” nel solco di un corretto e civile confronto;
a non reagire a provocazioni e a non enfatizzare le condanne intervenute a carico dall’Autorità.
Nonostante tutto ciò, le scriventi OO.SS. sono costrette, loro malgrado, a registrare che l’impegno profuso è stato finora vanificato da un atteggiamento dilatorio ed inconcludente dell’Autorità.
Alla luce di quanto sta accadendo, le scriventi OO.SS. annunciano un cambio di strategia.
Vi informiamo che abbiamo dato mandato oggi ai nostri legali di avviare tutte le iniziative giudiziali possibili per il rispetto degli impegni assunti dall’Autorità e per l’esecuzione degli ordini dell’Autorità giudiziaria.
Queste OO.SS. stanno inoltre valutando iniziative di carattere sindacale e di mobilitazione del personale.
Le segreterie
FALBI-CONFSAL, FISAC-CGIL, UILCA-UIL
ALLEGATO: Sentenza 14 maggio 2025