In piazza con la CGIL: cambiare una politica economica e sociale ingiusta per costruire un’Italia più giusta
La CGIL torna in piazza per chiedere un cambio radicale nelle politiche economiche e sociali del Governo.
In vista della Legge di Bilancio 2026, la Confederazione propone un’agenda sociale alternativa, basata su equità, giustizia e sviluppo sostenibile.
Stop alla corsa al riarmo: sì alla pace e alla solidarietà
Basta spese militari crescenti: serve un impegno concreto per la pace e per una politica estera che privilegi la cooperazione e il disarmo.
Prendere i soldi dove sono: equità fiscale e giustizia sociale
Occorre colpire extraprofitti, rendite e grandi ricchezze, contrastare l’evasione fiscale e contributiva, dire stop a flat tax, condoni, sanatorie e concordati.
Solo così si potranno finanziare servizi pubblici e welfare.
Investire su sanità, scuola e servizi pubblici
La CGIL chiede di rifinanziare e potenziare:
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sanità pubblica e diritto alla cura,
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istruzione e ricerca,
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politiche per la disabilità e la non autosufficienza,
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edilizia pubblica e politiche abitative,
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trasporto pubblico,
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un piano straordinario per l’occupazione nei settori pubblici.
Fiscal drag e potere d’acquisto: restituire ai lavoratori quanto perso
Serve restituire ai lavoratori e ai pensionati il drenaggio fiscale subito, e neutralizzare quello futuro, indicizzando all’inflazione scaglioni e detrazioni Irpef, soglie ISEE ed esenzioni.
Rinnovo dei contratti collettivi e aumenti salariali
La CGIL chiede il rinnovo di tutti i CCNL pubblici e privati, con:
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aumenti salariali reali,
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detassazione degli incrementi contrattuali,
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penalizzazioni per le imprese che non rinnovano i contratti (esclusione dagli incentivi).
Salario minimo e diritti del lavoro
È il momento di introdurre un salario minimo legale, una legge sulla rappresentanza e un equo compenso per autonomi e professionisti, senza limitazioni.
Bisogna riformare il sistema degli appalti, contrastare subappalti, precarietà, lavoro povero e sfruttamento e mettere al centro il lavoro stabile, sicuro e tutelato.
Pensioni: rivalutazione, garanzie e superamento della legge Fornero
Le richieste della CGIL:
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piena rivalutazione delle pensioni,
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rafforzamento della quattordicesima,
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pensione contributiva di garanzia per giovani, precari e discontinui,
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riconoscimento dei lavori gravosi e di cura,
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blocco dell’aumento dell’età pensionabile previsto dal 2027,
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parità di trattamento TFR/TFS e revisione dei tagli ai rendimenti nel pubblico impiego.
Immigrazione e diritti di cittadinanza
La CGIL propone di abolire la legge Bossi-Fini, garantire ingressi regolari per lavoro, promuovere processi di integrazione efficaci e assicurare pieni diritti di cittadinanza.
Politiche industriali, occupazione e transizione verde
Servono investimenti e politiche industriali mirate per:
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contrastare delocalizzazioni,
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difendere posti di lavoro e filiere produttive,
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creare nuova occupazione di qualità,
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accompagnare la transizione energetica, ambientale e tecnologica del sistema produttivo,
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introdurre ammortizzatori universali sul modello SURE e divieti di licenziamento nei periodi di crisi.
Un vero piano di sviluppo per il Mezzogiorno
Il Sud ha bisogno di infrastrutture, investimenti pubblici e una strategia di sviluppo sostenibile per colmare i divari territoriali e creare lavoro di qualità.
CGIL: “Continuare su questa strada porterà l’Italia a sbattere”
Proseguire con l’attuale impostazione del Governo peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro di lavoratori, pensionati, giovani e donne.
Per questo saremo in piazza: per un’Italia più giusta, solidale e sostenibile, con una politica economica e sociale al servizio delle persone e del lavoro.