
Economia Marche 2025: segnali di ripresa tra incertezze e dinamiche settoriali
L’economia delle Marche sta attraversando una fase congiunturale ancora debole, caratterizzata da incertezza e differenze tra i vari settori produttivi. Nonostante ciò, emergono alcuni indicatori positivi, in particolare sul fronte dei servizi e del turismo.
Secondo l’Indicatore Trimestrale dell’Economia Regionale (ITER) della Banca d’Italia, nel primo semestre 2025l’attività economica marchigiana è cresciuta dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, un valore in linea con la media nazionale. Anche l’indicatore Regio-coin ha segnalato un miglioramento del ciclo economico, pur mostrando un rallentamento nel secondo trimestre.
Industria marchigiana: calo dell’attività, soprattutto nel settore moda
Nel comparto industriale, la flessione avviata nel 2023 è proseguita nel 2025, sebbene con un’intensità minore rispetto all’anno precedente. Il calo ha interessato soprattutto:
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Sistema moda
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Imprese di piccola dimensione
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Produttori orientati al mercato interno e all’export
Alle difficoltà della domanda globale si aggiunge l’incertezza determinata:
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dalle politiche commerciali statunitensi
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dalle tensioni geopolitiche internazionali
Ciò ha mantenuto bassa la propensione agli investimenti da parte delle imprese.
Costruzioni e PNRR: ancora sostegno dagli investimenti pubblici
Il settore delle costruzioni ha continuato a crescere, ma con minore intensità rispetto agli anni precedenti.
Due i principali motori:
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Opere pubbliche finanziate dal PNRR
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Interventi legati alla ricostruzione post-sisma
Il ciclo della manutenzione straordinaria delle abitazioni, invece, si è ormai esaurito.
Servizi e turismo: andamento positivo, bene il traffico aeroportuale
Il settore terziario ha mostrato una dinamica complessivamente positiva, con qualche difficoltà nel commercio al dettaglio.
Nel turismo, le presenze sono aumentate rispetto al 2024, con una forte crescita dei visitatori stranieri.
L’aeroporto regionale ha registrato un ulteriore aumento dei passeggeri, mentre è risultata in calo la movimentazione delle merci nei porti di Ancona e Falconara Marittima.
Imprese marchigiane: liquidità elevata ma credito ancora in calo
La liquidità delle imprese rimane su livelli storicamente alti, ma nel primo semestre 2025 si è leggermente ridotta.
Il credito alle imprese ha continuato a diminuire, sebbene meno rispetto al 2024. In particolare:
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forte contrazione per le imprese piccole
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domanda di prestiti debole, ma con primi segnali di ripresa
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banche ancora cautamente selettive nell’erogazione del credito
Occupazione Marche 2025: crescita moderata e disoccupazione stabile
L’occupazione è aumentata in linea con la media nazionale, trainata soprattutto da:
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costruzioni
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commercio, alberghi e ristorazione
Il saldo tra attivazioni e cessazioni contrattuali è migliorato rispetto al 2024.
Le ore di Cassa Integrazione sono però aumentate, in particolare:
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nella moda
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nella componente straordinaria
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile, mentre nel resto del Paese è diminuito.
Famiglie: potere d’acquisto in lieve miglioramento, consumi ancora deboli
I redditi nominali sono aumentati, sostenuti dall’occupazione, ma l’inflazione — pur contenuta entro il 2% — ha attenuato il recupero del potere d’acquisto.
I consumi delle famiglie sono rimasti moderati.
Sul fronte del credito:
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Mutui immobiliari in espansione, grazie al calo dei tassi
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Credito al consumo in aumento, soprattutto nella componente non finalizzata
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Condizioni bancarie stabili per i mutui, leggermente più rigide per il credito al consumo
Qualità del credito e risparmio: livelli solidi ma depositi in riduzione
La qualità del credito resta elevata.
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Prestiti deteriorati delle imprese in lieve calo
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Per le famiglie, stabilità sui livelli del 2024
I depositi bancari complessivi sono diminuiti, in particolare i conti correnti delle imprese, parzialmente sostituiti da depositi vincolati e da titoli in custodia.
Per le famiglie, invece, continuano a crescere sia i depositi sia i portafogli titoli.