Un futuro per le lavoratrici e i lavoratori di V-TS


L’importante e partecipata assemblea unitaria degli oltre 300 lavoratori e lavoratrici di V-TS (Value Transformation Services), la joint venture IBM e Unicredit che si occupa della gestione dell’infrastruttura tecnologica del Gruppo bancario, dello scorso 20 ottobre con la partecipazione delle Segreterie nazionali delle 5 sigle sindacali (non solo delle 3 presenti nell’azienda) con delega, ha conferito un mandato di urgenza per il confronto con Unicredit sul destino delle persone, tutte altamente qualificate, impiegate nelle sedi di Roma, Verona, Torino, Milano, Bologna e Palermo.

Dopo oltre un anno di confronti col management che le RSA di V-TS hanno tenuto con grande prontezza e senso di responsabilità, come Segreterie nazionali di FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA e UNISIN abbiamo deciso di rappresentare il sentimento di incertezza e indeterminatezza e la ferma volontà di stabilizzare il futuro professionale e lavorativo delle lavoratrici e dei lavoratori di V-TS: colleghi e colleghe, persone, che si sentono parte integrante di Unicredit ma che al 2029 vedranno scadere il contratto di servizio col Gruppo bancario e, di conseguenza, con giuste preoccupazioni rispetto al loro futuro.

Come OO.SS. abbiamo sempre dichiarato unitariamente la nostra avversità alle operazioni di esternalizzazione, tanto più di attività e competenze strategiche come quelle tecnologiche e digitali, sempre più fondamentali per gli investimenti del Gruppo Unicredit e, in generale, del settore.

Anche per questo restiamo convinti che nel prossimo piano industriale di Unicredit debba essere previsto un percorso di reinternalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori di V-TS, proprio per dare garanzie di vita e valorizzare le loro indispensabili professionalità, oltre all’evidente vantaggio competitivo che potrebbe trarre il Gruppo dall’investimento ai fini del progetto di trasformazione al cloud ibrido, così come del mantenimento degli ambienti Legacy e del mainframe, che sembra richiedere un tempo più lungo di quanto annunciato.

Da parte di Unicredit, attraverso la voce di Serenella Banfi (Responsabile Trade Unions Relations, Social Dialogue & Labour Law), Igor Do’ (Responsabile Trade Unions Relations & Social Dialogue) e Monica Rancati (Responsabile Group Digital & CO P&C Strategic Partner), è stato espresso il massimo apprezzamento, a tutti i livelli del Gruppo, per l’attività, il modello di servizio, la competenza e le professionalità di V-TS, definita non come una semplice società con cui si collabora ma come una realtà integrata al gruppo Unicredit.

Tuttavia, al momento ci è stata manifestata l’impossibilità di fornirci informazioni sulle future strategie del Gruppo Unicredit in quanto in fase di progettazione ed elaborazione, anche se l’azienda si è resa disponibile a ulteriori confronti.

Con altrettanta trasparenza, il management di Unicredit incontrato lo scorso 19 novembre ha ribadito l’assenza di qualsiasi volontà di ridimensionare il rapporto con V-TS e l’intenzione di attivare un confronto in caso di novità o evoluzioni, al momento non previste fino al 2029.

Abbiamo, dunque, evidenziato il valore sociale, l’opportunità e le potenzialità di una strategia orientata all’insourcing e sollecitato la ricerca di una soluzione condivisa, già nel piano industriale di Unicredit di prossima presentazione, per la quale abbiamo offerto la massima disponibilità e determinazione, con l’obiettivo di dare un orizzonte di stabilità alle lavoratrici e ai lavoratori di V-TS.

Confermiamo, altresì, la volontà di sostenere ogni eventuale decisione che prenderanno le lavoratrici e i lavoratori di V-TServices, qualora non arrivassero risposte soddisfacenti.

21 novembre 2025

LE SEGRETERIE NAZIONALI

FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA E UNISIN

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