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Colleghe e colleghi, lunedì 17 u.s. si è svolto un nuovo incontro tra le OO.SS. e i consulenti di CF Assicurazioni e BENE Assicurazioni.
Sin dall’inizio le OO.SS. hanno posto con decisione tre richieste puntuali, già avanzate nei precedenti confronti:
- Trasferimenti su Milano da parte di CF Assicurazioni
- Chiarezza sui contratti a tempo determinato in scadenza, per poter correttamente informare i lavoratori interessati;
- Una risposta formale alla PEC inviata dalle OO.SS., in merito allo stato dell’istanza IVASS per l’autorizzazione all’acquisizione del ramo d’azienda di CF Assicurazioni
Accogliamo positivamente la dichiarazione resa dall’Avv. Albè, secondo cui CF Assicurazioni non procederà ad alcun trasferimento di personale su Milano, diversamente da quanto emerso nel precedente incontro, suscitando la reazione delle OO.SS. di cui al comunicato del 12 u.s.
Le OO.SS. hanno nuovamente sollecitato chiarimenti sui contratti a tempo determinato in scadenza. Nonostante le ripetute richieste, il rappresentante di CF Assicurazioni non ha fornito informazioni, limitandosi a dichiarare che l’azienda comunicherà ai singoli lavoratori le proprie decisioni entro la prossima settimana.
Si tratta di un comportamento che impedisce alle OO.SS. di svolgere pienamente il proprio ruolo di tutela e informazione, creando ulteriore incertezza tra i lavoratori.
Va detto che il rappresentante di CF Assicurazioni ha contestualmente affermato che gli accordi in scadenza a fine anno non saranno rinnovati senza fornire alcuna specifica degli stessi (smart working? polizza sanitaria?), come pure ha ritirato la disponibilità, prima accordata vista la delicata situazione che stanno affrontando i lavoratori, ad aumentare il numero di ore a disposizione per le assemblee sindacali.
Registriamo, pertanto, il permanere di un atteggiamento ostile verso lavoratrici e lavoratori.
Relativamente all’istanza IVASS, il dr. Dori ha dichiarato che non verrà inviata risposta alla PEC delle OO.SS. poiché nel suddetto comunicato del 12 novembre u.s. sono già contenute le informazioni in merito – presentato il solo pre-filing e non la formale istanza – informazioni corrette che non vengono smentite dalle aziende.
Nell’incontro, BENE Assicurazioni ha nuovamente dichiarato di volersi avvalere di tutti i lavoratori di CF, in considerazione dell’acquisizione del portafoglio dei contratti.
Peccato che, contestualmente a tale affermazione, l’azienda si dichiari irremovibile sia sulla chiusura della sede di Roma, che sull’indisponibilità ad offrire ai lavoratori un reale sostegno per poter sostenere il trasferimento e modalità di lavoro da remoto che consentano di mitigare l’impatto.
Rimane sul tavolo la prospettiva di un riconoscimento economico per coloro che si dimettano in quanto impossibilitati a trasferirsi, per una disponibilità dichiarata nell’ordine delle dodici mensilità.
Forse “freudianamente”, il rappresentante di Bene Assicurazioni ha voluto sottolineare che il trasferimento dei lavoratori a Milano non cela un licenziamento collettivo mascherato e che la misura di cui sopra va intesa come un sostegno economico e non un incentivo all’esodo.
In parole povere, una società orgogliosamente benefit che, testuale dal sito Bene Assicurazioni, “ha scelto di impegnarsi per avere un impatto positivo per l’ambiente e la vita delle persone e di perseguire obiettivi di beneficio comune al di là della tradizionale ricerca della profittabilità “, offre a sessanta lavoratrici e lavoratori la scelta se rimanere disoccupati o lavorare in perdita, sradicati dalle proprie famiglie.
Abbiamo già riferito delle “minacce” di trasferimento, poi rientrate, fatte dalla cedente CF; è evidente l’attuazione di una strategia congiunta di pressione su lavoratrici e lavoratori, volta a fare sì che il maggior numero di persone lasci il lavoro.
L’ istanza ad IVASS circa l’operazione non è stata ancora presentata; auspichiamo che il regolatore, come pure ANIA ed il Ministero del Lavoro, osservino attentamente le finalità e le reali prospettive di un’operazione spregiudicata, pianificata a tavolino nella più cinica indifferenza circa la sorte di sessanta famiglie.
Le OO.SS. continueranno a monitorare ogni passaggio, a chiedere trasparenza e a difendere con determinazione tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori coinvolti.
RSA FISAC CGIL – FNA – UILCA
LE SEGRETERIE TERRITORIALI FIRST CISL – FISAC CGIL – FNA- UILCA



