
I DISABILI E L’ATTIVITA’ SPORTIVA IN ITALIA
Secondo il censimento ISTAT del 2001 i disabili in Italia sono 2,65 milioni e i disabili motori sono 1,2 milioni. Secondo l’ISTAT e il FIOTO, l’associazione delle ortopedie italiane, sono 10.000 nuovi i amputati arto inferiore ogni anno. In Italia gli ausili altamente tecnologici per attività sportiva sono un privilegio per pochi a causa dei costi elevati. I principali piedi per correre sono quelli venduti dalle maggiori case produttrici mondiali Ossur e Ottobock. Il costo di questi dispositivi si aggira tra i 3.000€ e i 7.000€. La
protesi da corsa non comprende solo con il piede, ma un invaso fatto ad hoc, al quale il piede verrà fissato tramite una staffa, una cuffia e una ginocchiera: il costo complessivo si porta dunque tra gli 8.000 e i 10.000€, spesa totalmente a carico del soggetto. In Italia il Nomenclatore Tariffario non prevede alcun contributo per l’acquisto di protesi da correre.
OBIETTIVI
Il Medico inglese Sir. Ludwing Guttmann nel 1944 affermava: “Lo sport deve diventare una forza importante che consente ai disabili di ripristinare il loro contatto con il mondo che li circonda e quindi il loro riconoscimento come cittadini rispettati”.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2007 nell’Articolo 30 comma 5 stabilisce che: “Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base di uguaglianza con altri alle attività ricreative, agli svaghi e allo sport,…” è necessario “…(a) incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli;(b)…incoraggiare la messa a disposizione…di adeguati mezzi di istruzione, formazione e
risorse…”.
Nella persona disabile è cresciuta la consapevolezza d’appartenere con pieno diritto alla società e di poter contribuire al suo sviluppo con le proprie risorse fisiche, intellettuali e morali, come dimostrano il maggior numero di disabili inseriti nell’ambiente lavorativo, l’aumento dei disabili che frequentano e portano a termine l’università, la ricerca da parte di molti disabili di una abitazione propria in cui condurre una vita autonoma e indipendente.
Promuovere una maggiore diffusione della pratica sportiva dal punto di vista terapeutico, significa consentire un miglioramento delle condizioni di salute, ma soprattutto, dal punto di vista ludico e socio-educativo, favorire l’aggregazione sociale, abituare il disabile al confronto con se stesso e con gli altri nella continua ricerca del proprio limite, cercando di superare i disagi fisici e psicologici, soprattutto nella fase della crescita.
L’obiettivo è raggiungibile solo grazie ad un’azione congiunta da parte delle Associazioni sportive attive sul territorio, degli enti e delle istituzioni più sensibili ed attive nella tutela dei disabili, alla partnership con l’azienda in Italia che produce ausili in fibra di carbonio.
FORNITORE DEI COMPONENTI E’ ROADRUNNERFOOT, l’azienda italiana produttrice delle protesi nonchè titolare dei brevetti (US-EUROPA) che partecipa in qualità di cofinanziatore, offrendo le protesi a costo di produzione e fornendo ogni supporto tecnico e di comunicazione necessario.
La Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. nasce il 13 marzo 2007, su iniziativa di Daniele Bonacini, amputato, ingegnere meccanico, dottore di ricerca e atleta paralimpico di Atene 2004, su spin off di Politecnico Innovazione. La mission dell’azienda è rendere la tecnologia accessibile all’utenza: la Roadrunnerfoot si propone di ottenere un rapporto qualità/prezzo dei prodotti superiore ai concorrenti presenti sul mercato. I prodotti, certificati secondo la normativa CE 93/42 relativa ai dispositivi medici e la ISO 10328, sono
assolutamente MADE in ITALY, facendo della Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. la prima azienda italiana che progetta, produce e vende ausili per disabili tra cui soprattutto componenti per protesi ortopediche. Per quanto riguarda l’attività sportiva, Roadrunnerfoot, ha brevettato un piede da correre in fibra di carbonio SPRINTERS’ KING a costi contenuti e perciò accessibile a tutti i disabili di arto inferiore. L’impegno di Roadrunnerfoot nel sociale e nello sport-disabili è costante e crescente dalla sua nascita. L’Azienda è impegnata in Italia in progetti di donazione a disabili in condizioni economiche indigenti e nei paesi in via di sviluppo.