
I due big del settore, Unicredit e Intesa, oggi sono rimaste intatte a livello BBB, mentre Ubi Banca e Credem scendono a BBB-. Scendono a un gradino ancora più basso BB, il livello “spazzatura”, la Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Bpm, Bper e Banco Popolare, Mediocredito centrale e Iccrea. Ancora più giù, BB-, Unipol Banca, Agos Ducato e Banca Carige. Le prospettive (outlook) restano negative su tutto il comparto, anche se per tutti questi istituti è stato rimosso il creditwatch negativo emesso il 12 luglio: qui le due eccezioni sono Banca Carige e Dexia Crediop, i cui rating restano ancora sotto osservazione per un possibile taglio.
Tra le banche che si salvano, S&P segnala l’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, i cui rating restano confermati.