
In data odierna le scriventi Organizzazioni Sindacali sono state convocate dalla Direzione della banca per l’illustrazione del “nuovo assetto organizzativo” appena deliberato dal C.d.A. La nostra attesa era quella di poter disporre di un quadro preciso delle nuove impostazioni che si intende attuare e, contestualmente, ottenere alcune prime risposte alle domande fondamentali sul presente e futuro della banca, che abbiamo posto alla base dello stato di agitazione. Purtroppo quanto espostoci dal Direttore Generale e dal Vice Direttore Area Commerciale si è rivelato parziale e insufficiente a delineare il necessario quadro di riferimento. La giustificazione che ci è stata data è quella dell’impossibilità di entrare nel dettaglio perché la situazione è tuttora “in progress”. Per tale ragione evitiamo di esprimere giudizi di merito, almeno per il momento, sulle possibili strategie e sulle iniziative finalizzate a determinare la riorganizzazione della struttura. Ad oggi siamo solo a conoscenza di una possibile (del tutto indicativa) tabella di marcia (probabile attivazione del Nucleo Sviluppatori e riorganizzazione della DG nel corso del mese di ottobre, riformulazione del Piano Industriale nel mese di novembre; riassetto della rete dicembre/gennaio), che dovrebbe configurare un quadro maggiormente delineato del processo riorganizzativo. Pur comprendendo la necessità del nuovo management di prendere atto più compiutamente della situazione aziendale e, conseguentemente, di definire al meglio le adeguate misure da adottare, intendiamo sottolineare che la situazione di criticità complessiva non consente pericolose dilazioni. Non possiamo inoltre tacere il nostro disappunto riguardo l’unica iniziativa già definita dall’Azienda, consistente in due “Gare” a premi finalizzate al raggiungimento, da parte delle filiali e dei centri imprese, di obiettivi commerciali da realizzarsi nel breve termine. L’iniziativa assunta non dovrebbe essere configurata come “sistema incentivante” o sua alternativa, eludendo di fatto il confronto con il Sindacato previsto dal CCNL in tema di sistemi premianti. Riteniamo inaccettabile che nel momento in cui si privano i lavoratori dell’erogazione di un dovuto istituto contrattuale (il VAP), giustificando tale atto con la necessità del contenimento dei costi in una situazione di criticità economica della banca, si trovi il modo e la maniera di remunerare, sulla base di un meccanismo discrezionale, la realizzazione di impegni commerciali, per altro escludendo una parte dei dipendenti. Le 37 domande che le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno posto (manifesto dello stato di agitazione del 25 luglio scorso) devono trovare risposta non solo dal nuovo management ma, soprattutto, dalla Proprietà. Ad oggi non possiamo che ribadire la continuazione dello stato di agitazione che si concretizzerà a breve in alcune iniziative di mobilitazione e informazione, tra cui un presidio di protesta di fronte alla Direzione di Gruppo e una serie di assemblee mirate nel territorio della banca.