Europa: Camusso, bene approvazione Ces Piano investimenti per crescita e occupazione

By: Internaz – All Rights Reserved

“Considero di grande importanza il voto con cui oggi a Bruxelles il comitato esecutivo della Ces (Confederazione europea dei sindacati) ha, all’unanimità, approvato la proposta di un Piano europeo di investimenti per la ripresa, l’occupazione e la crescita”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sottolineando: “L’importanza di un risultato che giunge alla fine di un lungo percorso di convergenza e di avvicinamento delle rispettive posizioni tra sindacati di Paesi con diverse culture e tradizioni, che oggi parlano con una voce sola rispetto alla necessità di dire basta all’austerità e di affermare un principio di crescita europea solidale e attenta agli Stati più in difficoltà”.

“Questa scelta – aggiunge il segretario della Cgil – completa e arricchisce, con una visione generale per l’insieme dell’Europa, il percorso avviato da diverse confederazioni nazionali con la predisposizione di proposte quali il Piano del lavoro della Cgil, il New Marshall Plan del sindacato tedesco Dgb, le proposte per la crescita dei sindacati spagnoli e danesi”.

“Si tratta ora – conclude Camusso – di trasformare questa proposta in una vera e propria piattaforma sindacale, da far vivere nel confronto con le istituzioni europee e i governi nazionali, anche in vista delle elezioni per il Parlamento europeo del prossimo maggio e dei due prossimi semestri di presidenza dell’Ue, che saranno affidati a Grecia e Italia. Una piattaforma su cui mobilitare le lavoratrici e i lavoratori in tutta Europa, per far entrare al centro del dibattito politico le questioni degli investimenti produttivi, della creazione di buona e stabile occupazione, dell’emissione di eurobond e project bond, dell’allentamento progressivo dei vincoli del Patto di stabilità, della reindustrializzazione dell’Europa, del futuro dei giovani. Obiettivi centrali per far tornare a rivivere la prospettiva dell’Europa sociale e democratica e contrastare derive autoritarie, populiste e xenofobe che rischiano di condizionare gravemente il futuro dell’Unione europea”.

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