I primi effetti della riforma Fornero, in vigore dal 18 luglio scorso, cominciano a sentirsi, per questo i ‘Giovani NON+ disposti a tutto’della CGIL hanno avuto la necessità di elaborare una guida alla riforma del lavoro, accompagnata da una più ampia campagna d’informazione dal titolo: ‘Nessun dorma. Occhio alla riforma che toglie il sonno’ perchè spiegano “per difendersi, specialmente se precari o in cerca di occupazione, bisogna essere innanzitutto informati, preparati, organizzati”. Con la guida ‘Nessun dorma’ i giovani della CGIL vogliano fare proprio questo: spiegare le novità di ogni singolo contratto e individuare alcune piste di azione, affinché precisano “si possano affermare, grazie all’iniziativa del sindacato, maggiori tutele e impedire effetti ancora più negativi”. Con l’avvio della campagna sono stati lanciati una serie di sondaggi on-line per “creare una denuncia collettiva” e “affinché le centinaia di migliaia di contratti non rinnovati nella solitudine imposta dalla precarietà non si esauriscano in silenzio” Per fortuna, come riferiscono i giovani della CGIL, ci sono anche tante storie lavorative che si concludono positivamente con il riconoscimento dei diritti e delle tutele, nelle quali il sindacato è riuscito ad utilizzare le nuove norme sui contratti atipici per regolarizzare i lavoratori precari (essenzialmente associati in partecipazione e lavoratori a progetto). E’ successo ad esempio con l’accordo firmato il 3 ottobre 2012 da FILCAMS, Nidil CGIL e la Catena di erboristerie ‘Isola Verde’, grazie al quale sono state individuate modalità e criteri per convertire 314 contratti di associazione in partecipazione in lavoro dipendente, per una buona parte a tempo indeterminato. Una parte della campagna è dedicata, infatti, proprio alle ‘good news’ perchè proseguono i’Giovani NON+ disposti a tutto’ “le vittorie non sono impossibili e per dimostrarlo stiamo raccogliendo un almanacco degli accordi sindacali positivi: piccole-grandi vittorie da estendere”. “Continueremo a batterci per ottenere una ‘riforma vera’, ma nel frattempo – concludono i Giovani della CGIL – ‘non dormiamo’: molto dipenderà dai comportamenti dei datori di lavoro e da come questa legge sarà applicata”.