
Si intensifica così la protesta dei sindacati contro una legge di stabilità che secondo CGIL, CISL e UIL “non dà risposte ai lavoratori, penalizza i pensionati e conferma la sottrazione ai lavoratori pubblici della contrattazione”. Una legge, proseguono che “non dà soluzioni agli esodati, e lascia nell’incertezza i finanziamenti alla CIG in deroga e ai contratti di solidarietà”.
La mobilitazione di sabato prossimo, lanciata dai leader delle tre Confederazioni, Camusso, Bonanni e Angeletti, nell’ultima riunione degli esecutivi unitari, rappresenterà un ulteriore momento per chiedere a Governo e Parlamento di rivedere la legge di stabilità ascoltando le proposte avanzate dai sindacati: ridurre il peso fiscale su lavoratori e pensionati ed imprese che investono e assumono utilizzando le risorse derivanti dall’evasione fiscale e dalla spending review; riaprire la contrattazione nei settori pubblici; finanziare la CIG e i contratti di solidarietà; rivalutare le pensioni; nuove politiche industriali; attuazione degli investimenti; politiche sociali. Se questi obiettivi non verranno raggiunti la mobilitazione, come già annunciato dai sindacati proseguirà.
Alcune delle iniziative in programma:
Calabria
Lamezia: manifesatazione regionale con concentramento in Piazza della Repubblica, comizio conclusivo in Corso Nicotera
Campania
Napoli: manifestazione regionale a partire dalle ore 9.30 presso la stazione marittima
Emilia Romagna
San Felice sul Panaro (Modena): appuntamento alle ore 10 in piazza della Rocca
Friuli Venezia Giulia
Trieste: presidio regionale davanti alla Prefettura dalle ore 10.30
Lombardia
Milano: presidio regionale dalle ore 10 in Piazza San Babila
Marche
Ancona: alle ore 9 partirà il corteo da Piazza della Repubblica per giungere a Piazza Teatro delle Muse
Piemonte
Torino: il corteo partirà alle ore 9.30 da Piazza del Castello e si concluderà in Piazza Vittorio Veneto
Puglia
Manifestazione regionale a Bari
Veneto
Mestre: presidio regionale dalle ore 10 in Piazzetta Coin