Fisac Brescia: record di pignoramenti

By: Le avventure di Giufà – All Rights Reserved
Ci sono classifiche in cui non ci si vorrebbe mai trovare ai primi posti. Purtroppo, per l’anno 2013, Brescia è al top dell’elenco dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari.
I dati sono stati diffusi da Federconsumatori e Fisac Cgil di Brescia, che hanno condotto un’indagine su pignoramenti e esecuzioni immobiliari registrate in 35 tribunali italiani fra il 2012 e il 2013.
Nonostante le dimensioni tutto sommato ridotte, la nostra città batte anche realtà come Roma, Milano, Napoli o Genova.
L’anno scorso, la provincia bresciana si collocava ai primi posti della classifica con la bellezza di 4mila 546 pignoramenti, preceduta solo dal capoluogo della Lombardia che ne registrava 4mila 814. Ma, a quanto pare, al peggio non c’è limite.
Nel 2013, stando alle stime effettuate sul Tribunale di Brescia (escludendo, quindi, dal conteggio le zone della Valle Camonica e dell’Alto Garda bresciano che fanno capo ai “tribunalini” di Breno e Salò), sarebbero ben 4mila 915 i pignoramenti messi a segno. Più di quelli di Milano (4mila 653). Persino più della capitale (“solo” 3mila 536). E questo nonostante la variazione percentuale rispetto all’anno passato si attesti alla tutto sommato gestibile percentuale dell’8,1%. Una magra consolazione.
Secondo Oriella Savoldi, della segreteria della Camera del Lavoro bresciana, «sono numeri terribili, che uniti a quelli relativi alla cassa integrazione e alla mobilità danno il polso di una situazione di sofferenza e povertà che pochi si sarebbero immaginati in una provincia tradizionalmente considerata tra le più ricche d’Italia».
Le cause? «Oggi ci troviamo a fare i conti con il frutto avvelenato di una politica della casa distorta che dal 2003 al 2008 ha concesso mutui con troppa leggerezza e che adesso, complice una crisi economica senza precedenti, sta mettendo in ginocchio intere porzioni di popolazione» ha dichiarato alla stampa Adriano Papa di Federconsumatori.
«Oltre alla leggerezza delle banche, va segnalata anche la speculazione messa in atto da molte finanziarie, che nel bresciano sono particolarmente numerose e che chiudono ogni poco per poi riaprire sotto un’insegna diversa» ha commentato Pierluigi Rizzi della segreteria Fisac Cgil.
L’invito, quindi, è quello di fare attenzione a quello che si firma. Spesso, infatti la poca conoscenza della materia – fingendo per un attimo che nessuno agisca in malafede – possono portare a trovarsi con le spalle al muro. «Serve una maggiore informazione da parte di coloro che si approcciano ai prestiti ma anche un radicale rinnovamento del sistema del fare credito», concludono gli esponenti di Federconsumatori e Fisac.

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