I giovani di tutta Europa domani in piazza

“Youths of Europe rise up”, “giovani d’Europa alzatevi”. Con questo slogan i giovani dei sindacati europei hanno lanciato un appello comune per lo sciopero e le mobilitazioni che si terranno domani in tutto il vecchio continente in occasione della giornata di mobilitazione indetta dalla Ces (la confederazione europea dei sindacati) “per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità”.
I giovani in tutta Europa, si legge nell’appello, “stanno pagando il prezzo più alto della crisi economica”, con un livello di disoccupazione giovanile che ha raggiunto “livelli inaccettabili”. Da qui l’invito alla mobilitazione per sostenere misure alternative alle politiche europee di austerità: “La tassazione delle transazioni finanziarie, gli investimenti in sviluppo e ricerca, la tassazione progressiva, la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, la lotta alla precarietà e l’approvazione di una Garanzia per i Giovani per dare una risposta alla disoccupazione giovanile sono solo alcune delle molte misure alternative possibili per segnare un cambiamento di rotta”.
Anche i giovani della CGIL, tra i promotori dell’appello, saranno nelle cento piazze italiane coinvolte per lo sciopero generale indetto dalla confederazione di corso d’Italia. “Il nostro Paese – afferma la responsabile Politiche giovanili del sindacato, Ilaria Lani – è il primo della classe nell’eseguire i compiti della Bce ma l’ultimo nell’adeguarsi ai parametri europei rispetto agli standard sociali e in particolare alle politiche di welfare per i giovani. L’aggravarsi della condizione giovanile nel nostro Paese conferma purtroppo che la riforma del lavoro è del tutto inefficace, servono misure urgenti e concrete”.
Anche in Italia, come in Europa, esistono alternative: “Chiediamo al Governo da subito – dice Lani – risorse per garantire ammortizzatori sociali ai precari che perdono il lavoro; un vero contrasto alla precarietà, anche attraverso incentivi per l’occupazione stabile; interventi per sostenere i giovani nella ricerca di un impiego così come accade in tutta Europa”. Per una generazione cresciuta nel mito dell’Europa, quest’ultima ha ancora un valore: “Saremo in piazza – conclude Lani – perché la nostra generazione è cresciuta sotto le stelle dell’Europa, abbiamo sempre immaginato però un’Europa capace di puntare sulla qualità e la sostenibilità del sviluppo e sul benessere dei cittadini. Così come recita il nostro slogan: ‘Non vogliamo certo l’Europa dell’austerità, ma un Europa con tutte le stelle’”.

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