Provvedimenti Disciplinari: Contestazione dell’addebito disciplinare

Con la sentenza n.10662/2014 la Cassazione interviene in materia di contestazione dell’addebito disciplinare.
Per la Suprema Corte in tale ambito si devono applicare i seguenti principi:
a) la previa contestazione dell’addebito, che non prevede l’osservanza di schemi prestabiliti e rigidi, ma deve assolvere alla funzione di consentire al lavoratore incolpato di esercitare pienamente il diritto di difesa;
b) fornire al lavoratore le indicazioni necessarie ed essenziali per individuare, nella loro materialità, i fatti nei quali il datore di lavoro abbia ravvisato infrazioni disciplinari o comportamenti in violazione di cui agli artt. 2104 e 2105 codice civile;
c) non è necessario indicare esattamente giorno ed ora in cui sono stati commessi i fatti contestati, può essere sufficiente che nel tenore della contestazione consenta al lavoratore d’individuare i fatti nei quali sia stato ravvisato l’infrazione disciplinare;
d) è ammissibile la contestazione “per relationem” mediante il richiamo al procedimento penale instaurato a carico del lavoratore.
Sent. Cassazione Sez. Lavoro n. 10662 del 15/05/2014
(fonte: CGIL Piemonte- Camera del Lavoro Provincia di Torino – Archivio Aperto)

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