Il mondo della sinistra, e non solo, si sta mobilitando per salvare lo storico giornale fondato da Gramsci nel 1924. Pur non essendo più organo di partito dal 1991 (l’organo del PD è infatti Europa) il quotidiano rappresenta storicamente una voce del pensiero di sinistra e da spazio anche ad esponenti della CGIL . Il PD è socio di minoranza della sua società editoriale (la Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A) ma i conti della società sono in rosso e l’assemblea dei soci ha recentemente nominato due liquidatori. Se entro fine luglio non si farà avanti un acquirente disposto a rilevare la società il fallimento della stessa sarà assicurato e non ci sarà un futuro per il giornale. Intanto i giornalisti del quotidiano lavorano senza stipendio da tre mesi!.
«L’Unità ha un mese di vita: voi non avete più alibi»
Questo l’ultimo post su Facebook scritto dai lavoratori dell’Unità sulla pagina social del quotidiano. I lavoratori sono in sciopero: domani il giornale non sarà in edicola e il sito non sarà aggiornato!
Mobilitiamoci per salvare l’Unità
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