Banco Popolare Campania: Organici e Straordinario, qualcosa non quadra

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L’esame delle rilevazioni statistiche del lavoro straordinario svolto nel Gruppo da gennaio a maggio 2015 fa emergere alcuni elementi di interessante riflessione.

Il primo dato che salta agli occhi è che avremmo teoricamente potuto assumere oltre 100 persone per tutto il 2015, con il solo monte ore prodotto in cinque mesi. Cosa che fa presumere che al 31 dicembre questo dato dovrebbe tendere almeno al raddoppio.

Nel circostanziare meglio la lettura rileviamo che su 1809 unita organizzative, in 350 sono state prodotte almeno 50h di lavoro straordinario procapite, nel periodo esaminato, con probabili picchi individuali se consideriamo che stiamo facendo la “media del pollo….”. Infatti in 101 di queste U.O. abbiamo circa l’11% che supera in media le due ore al giorno procapite (??!!) e ca. il 55% che si colloca tra 1-2h. E’ da notare che solo il 30% di queste U.O. sono della rete, mentre ben il 70% sono unità di Sedi/Aree Affari.

Questo sembrerebbe affermare che si svolge più straordinario negli uffici di Sede o nelle A.A. che nella rete, me nel frattempo chiudiamo 30 sportelli per “ferie” e molti altri restano praticamente con una sola unità almeno per un paio di mesi……

Ma fin qui siamo sui dati nazionali, la scoperta per il nostro territorio è che siamo ben virtuosi e che a dispetto di quanto si potrebbe pensare non vi è necessità di lavoro straordinario per far fronte alle ordinarie esigenze. Infatti per utilizzare solo degli esempi eclatanti solo 21 persone hanno fatto straordinario nella provincia di Napoli, che ricordiamo supera i 250 addetti e addirittura diventano 3 nella provincia di Benevento che pure stà ben oltre i 100 addetti. Peccato che poi assistiamo ad episodi di pressioni per il “rientro dalle ferie” per coprire emergenze continue o addirittura di richieste di “guarigione” al personale in malattia…….

Visto che come dicevamo qualcosa non quadra, proviamo a chiarire alcuni punti.

Le OO.SS. sono sempre impegnate per la crescita ed il mantenimento dell’occupazione.
Lo straordinario è un elemento di valutazione dei carichi di lavoro, dell’organizzazione e dell’efficienza aziendale, che deve essere contenuto nei limiti fisiologici delle variabili del lavoro ordinario, non certamente incentivato. La mancata registrazione dello straordinario è proprio in quest’ottica un elemento molto grave di gestione aziendale, con elementi di forte responsabilità dei colleghi che dovessero accompagnare un tale comportamento.
La semplicità e chiarezza dei dati esposti ci riporta a situazioni non di semplice “flessibilità” tra colleghi, ma ad elementi di probabile elusione che addirittura impedisce l’emersione delle difficoltà di organico da tutti lamentate a gran voce e quindi contropoducente per tutte le parti coinvolte.
Diversamente dovremmo pensare che ci sia un sostanziale “abbandono della nave”, con elementi di forte demotivazione che forse dovrebbero preoccuparci ancora di più.

Le norme al momento ancora vigenti, riforme permettendo, prevedono sanzioni per chi supera determinati tetti orari settimanali, così come per chi non registra le prestazioni effettuate.

Invitiamo le/i colleghe/i a confrontarsi con i referenti sindacali su queste problematiche ed insieme a loro con i diversi livelli aziendali interessati affinchè ci sia una assunzione di responsabilità ed una crescita di coscienza collettiva, che non costringa le OO.SS. ad affrontare il problema in maniera puramente amministrativa, ma che effettivamente si tenda ad una maggiore razionalizzazione ed efficienza produttiva, salvaguardando le necessità di sviluppo occupazionale, in un contesto quale quello meridionale veramente critico per le famiglie e per i giovani.

COORDINAMENTI SINDACALI BANCO POPOLARE DELLA CAMPANIA FIRST/CISL FISAC/CGIL FABI

Vol straordinario

 

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Napoli, 27 luglio 2015

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