Piazza Fontana

STRAGE DI PIAZZA FONTANA
Sabato 12 Dicembre 2015 ricorre il 46° anniversario della strage di piazza Fontana alla quale si fa risalire l’inizio della strategia della tensione che ha sconvolto il nostro Paese per oltre 15 anni.
Susanna Camusso, Segretario Generale della Cgil, parteciperà alla commemorazione in Piazza Fontana, alle 16.30.

Il 12 Dicembre del 1969, in una sola terribile giornata, in un lasso di tempo di appena 53 minuti, si ebbero cinque attentati terroristici, che insanguinarono le due maggiori città d’Italia: Roma e Milano.

Alle 16.37 una bomba scoppiò nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano. La banca era ancora piena di clienti quando nel grande salone del tetto a cupola scoppiò un ordigno contenente 7 chili di tritolo, uccidendo 16 persone (13 sul colpo) e ferendone altre 87.
Una seconda bomba venne rinvenuta inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala. Una terza bomba esplose a Roma alle 16:55 dello stesso giorno nel passaggio sotterraneo che collegava l’entrata di via Veneto della Banca Nazionale del Lavoro con quella di via di San Basilio, ferendo tredici persone. Altre due bombe esplosero a Roma tra le 17:20 e le 17:30, una davanti all’Altare della Patria e l’altra all’ingresso del Museo centrale del Risorgimento, in piazza Venezia, ferendo quattro persone.

Le indagini si susseguiranno nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e di destra ma tutti gli accusati alla fine furono assolti. Inizialmente fu seguita la pista anarchica ma quando, dopo anni, le indagini si spostarono su quella neo-fascista, era troppo tardi: il nuovo processo iniziato a febbraio 2000 portò alla condanna all’ergastolo di Delfo Zorzi (come esecutore della strage), di Carlo Maria Maggi (come organizzatore) e di Giancarlo Rognoni (come basista). Il 12 marzo 2004 furono cancellati i tre ergastoli e ridotta la condanna di un altro partecipante, Tingali. Il 3 maggio 2005 la Cassazione, ha confermato la sentenza che cancellava gli ergastoli ed ha dichiarato prescritto il reato di Tringali. La Cassazione ha altresì riconosciuto che la strage di piazza Fontana fu realizzata dalla cellula eversiva di Ordine Nuovo capitanata da Franco Freda e Giovanni Ventura, non più processabili in quanto assolti con sentenza definitiva nel 1987. Al termine del processo, nel maggio 2005 ai parenti delle vittime sono state addebitate le spese processuali!!

Lo scorso anno il premier Renzi ha disposto la consultabilità dei documenti conservati presso tutti i ministeri e gli organismi di intelligence relativi alle stragi di Piazza Fontana. Speriamo sia fatta finalmente luce su quei tragici eventi che la mobilitazione unitaria dei lavoratori, degli antifascisti, del sindacato, delle forze politiche democratiche permisero allora di superare.

Oggi ci troviamo a lottare contro una diversa ed altrettanto tremenda strategia della tensione ma i nostri giovani sanno poco o nulla di quel giorno terribile. Eppure la conoscenza dei fatti e la verità possono aiutare a capire ed evitare che la storia si ripeta. Anche per questo non possiamo e non vogliamo dimenticare.

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