Unicredit Campania: arroganza e incompetenza

Nel mese di dicembre si è svolto su richiesta degli Rls (rappresentati per la sicurezza dei lavoratori) un incontro con l’Azienda su tematiche fondamentali per la sicurezza dei Lavoratori in Unicredit Spa.
Il datore di lavoro, nella persona del dott. Federico Ghizzoni, aveva delegato, in sua vece, il responsabile delle relazioni industriali a presidiare tale incontro.
Nel corso della riunione, a seguito di specifiche domande in cui si evidenziavano mancanze importanti da parte aziendale, l’interlocutore chiamato a rispondere in merito, per mascherare l’inadeguatezza dei provvedimenti adottati e la palese difficoltà nel dare risposte di merito, ha preferito attaccare sul piano personale la controparte dandole dello “scostumato e maleducato”, lasciando in tutti i presenti un senso di smarrimento e sconcerto.
La reazione da parte aziendale lascia sgomenti non solo per il livello della risposta in senso stretto, ma soprattutto perché in una grossa Azienda qual è il Gruppo Unicredit ci si aspetta da dirigenti preposti a compiti di elevata responsabilità e rappresentanza, doti di competenza e diplomazia di un livello ben superiore, se non altro per giustificare anche retribuzioni fin troppo generose.
Basti pensare che in questi giorni è uscito un report in cui si calcolava che un manager solo nei primi due giorni lavorativi guadagna quanto un impiegato medio percepisce in un anno di retribuzione; se questi sono i risultati lasciamo a Tutti voi giudicare quanto il cambiamento in Unicredit sia reale.
Ma veniamo alle problematiche relative al progetto RUN, evoluzione Open per le agenzie Unicredit in Campania.
Nonostante i migliori auspici da parte degli ideatori di tale progetto, dobbiamo constatare che la realtà è molto diversa da quanto ci veniva e viene prospettato, e siamo nostro malgrado costretti a denunciare l’approssimazione e la disorganizzazione, nonché i continui ritardi con cui i cantieri e la realizzazione delle opere vengono eseguiti.
Lasciando i lavoratori e la clientela esposti ad ogni sorta di disagio e pericolo sotto il profilo Safety e Security con un unico denominatore comune: caos ed improvvisazione.
Citiamo:

  • l’esperienza fatta con i cantieri di Napoli Via Verdi 18D, dove ancora sussistono grossi problemi, per esempio quello non ancora risolto di ascensori sempre fuori uso;
  • l’agenzia di Mergellina non ancora ultimata dove la fasi dei lavori sono state indecorose e pericolose;
  • l’agenzia di Pozzuoli Capomazza indecente nella realizzazione che vede gruppi di colleghi ammassati in spazi risicati senza alcuna privacy per colleghi e clientela;
  • la filiale di Nola una vergona nella vergogna con il cantiere consegnato ed ultimato solo sulla carta, l’impossibilità di favorire la clientela per le operazioni di cassa, la custodia di dati sensibili in faldoni cartacei con grave carenza di sicurezza;
  • l’agenzia di Pompei che è stata essa stessa uno “scavo” per molti mesi a causa di ingiustificati ritardi di consegna dei materiali che hanno fermato i lavori e dove la situazione igienica è risultata insostenibile ;
  • l’agenzia di Avellino abominevole, in cui è stata costante la presenza degli operai a banca aperta e con vetrine fronte strada non schermate cosa che ha permesso ai curiosi una bella vista delle attività ;
  • l’agenzia di Scarlatti prima ultimata e poi riaperta per costruire l’area self non prevista nel progetto iniziale;
  • l’agenzia di Bagnoli invasa dai tecnici che spostavano e sostituivano l’Atm a sportello aperto con la clientela presente.

Dopo tanta disorganizzazione ci saremmo aspettati un ravvedimento e maggiore attenzione e professionalità da parte di Ubis, nei suoi vertici ed in tutte le sue molteplici ed intricate strutture;
ci saremmo aspettati da parte di BANCA controlli e verifiche dei progetti, cura per le donne e gli uomini, donne e uomini che tanto lustro e successo conferiscono ai capi che si succedono in Region, ma evidentemente eravamo troppo ottimisti !

L’ennesimo improvviso ed inaspettato sopralluogo del Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori e della Rsa della Fisac/Cgil effettuato al cantiere dell’agenzia Manzoni tra il 28 ed il 29 dicembre ha ancora una volta evidenziato importanti carenze sul piano della sicurezza per i lavoratori e la clientela, in quanto la filiale era un cantiere aperto al pubblico e, di conseguenza, siamo stati costretti a far chiudere la filiale al pubblico fino al ripristino almeno delle più elementari procedure previste.
Se questo è il futuro tanto prospettato dai nostri vertici non ci resta che rimpiangere il passato in cui le Banche erano considerate istituzioni di riferimento nel Paese ed i banchieri uomini autorevoli riconosciuti nel panorama nazionale ed internazionale.

Napoli, 11 gennaio 2016

FISAC/CGIL UNICREDIT CAMPANIA

Volantino Unicredit Campania

Photo by ЕленАндреа

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