Roma, 20 luglio – “Rimandare la discussione sul reato di tortura fa tornare indietro il nostro Paese sul versante dei diritti umani e civili”. Questo il commento della segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi alla decisione del Senato di sospendere l’iter del ddl tortura.
“È un provvedimento atteso da anni e ora viene pericolosamente collocato in una sorta di binario morto – denuncia Fracassi – rischiando di perdere l’opportunità di adeguare l’ordinamento giuridico italiano a principi universalmente riconosciuti da istituzioni e giurisdizioni internazionali, e di non dare una risposta di giustizia ai tanti casi che in questi anni sono drammaticamente emersi alle cronache”.
“Chiediamo al Parlamento di rivedere questa decisione e di definire un percorso e una tempistica certi per il ddl – conclude la dirigente sindacale – di modo da dotare finalmente l’Italia di uno strumento importante e necessario”.