Tiziana non c’è più. Non ce l’ha fatta, e ha deciso di farla finita, di togliersi la vita
Ha pagato la colpa di aver vissuto liberamente la propria sessualità, e di aver creduto davvero di poterlo fare. E’ stata travolta dalla gogna mediatica, dalla violenza dei social, che le ha reso la vita impossibile, costringendola a cambiare identità, a cercare una nuova vita in un’altra città, senza però riuscire a nascondersi, a salvarsi …
E il suo calvario non è finito, se anche dopo il suo drammatico gesto c’è chi ha osato sostenere che in fondo se l’è cercata, per aver pensato di poter vivere e condividere liberamente la propria promiscuità.
Ad un uomo non sarebbe successo. Ci sarebbero state battute, ammiccamenti, ma non la violenza mediatica che si è scatenata nei confronti di una persona che si è scoperta fragile, impreparata ad affrontare tanta feroce superficialità.
Ecco, fino a quando esisteranno storie come questa, fino a quando una donna non sarà libera di vivere anche la propria sessualità come un maschio, non veniteci a parlare di parità.
Esecutivo Donne Fisac Cgil Campania