Il Segretario Generale Agostino Megale e tutta la Fisac Cgil salutano con affetto Carlo Azeglio Ciampi, ricordando come, appena entrato in Banca d’Italia, prese la tessera proprio della Fisac Cgil (allora Fidac).
da il Diario del Lavoro. Carlo Azeglio Ciampi, il padre delle nuove relazioni industriali. Tutti in queste ore ricorderanno il presidente emerito della Repubblica che ci ha lasciato oggi per la sua figura di grande statista, come purtroppo non siamo più abituati ad avere. A noi piace ricordare che fu lui il grande artefice dell’accordo quadro del 1993, quello che ha dettato regole importanti per lo svolgimento di relazioni industriali partecipate, un grande cambiamento nella storia della nostra società, che mise in un canto le battaglie del decennio precedente e ci dette gli strumenti per crescere. Gino Giugni fu il padre tecnico di quell’accordo, il grande giuslavorista che consentì il sistematico superamento di tutti gli ostacoli, ma dietro di lui c’è sempre stata la volontà politica di Ciampi, che volle fortissimamente l’accordo nella consapevolezza della necessità di mantenere alto il dialogo tra le parti sociali e tra queste e le istituzioni. Tutte le trattative di quell’estate rovente si svolsero non a caso a Palazzo Chigi e dietro a tutti c’era sempre lui, Carlo Azeglio Ciampi.
Ciampi: Camusso, uomo con altissimo senso istituzioni, segnò l’avvio della concertazione
Roma, 16 settembre – “Ci lascia uno statista, un partigiano, un uomo giusto, con un altissimo senso delle istituzioni, che con grande equilibrio, impegno, competenza e responsabilità ha saputo ricoprire le più alte cariche dello Stato in anni straordinariamente difficili per il nostro Paese”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ricorda il Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi.
“La sua azione – aggiunge il leader della Cgil – ha sempre avuto come riferimento e guida la democrazia, la Costituzione, il bene del Paese, l’attenzione ai lavoratori e ai deboli. Ciampi ha sempre posto attenzione alla Costituzione materiale del Paese, ai legami forti della società civile, alla rappresentanza degli interessi che considerava indispensabili alla realizzazione dei valori repubblicani”.
“Fu Carlo Azeglio Ciampi – ricorda Camusso – che nel 1993, allora presidente del Consiglio, firmò con le parti sociali l’accordo sulla politica dei redditi e sull’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo, che segnò l’avvio della concertazione e del risanamento economico dell’Italia e che avrebbe portato, 10 anni dopo, all’ingresso nell’euro”.
“Alla moglie, ai figli e a tutta la famiglia – conclude Camusso – esprimiamo il cordoglio e la vicinanza di tutta la Cgil”.