Oggi si è tenuta la verifica congiunta, già prevista nell’accordo del 31 dicembre 2016, sull’andamento dell’adesione agli strumenti di esodo incentivato. Le domande complessivamente presentate sono state 371. Di queste ne sono state accettate 330. Le domande non prese in considerazione (n.41) sono quelle relative a dipendenti che maturano il diritto alla pensione AGO negli anni 2023 e 2024. La ragione dell’esclusione risiede nell’elevato esborso economico necessario per finanziare questi esodi anticipati (nel numero di 41), tale da compromettere la sostenibilità economica di una manovra che non è finanziata da risorse di Nuova Carife, ma di terzi.
L’obiettivo minimo (300 esodi) è stato quindi raggiunto, mentre non è stato raggiunto, con le risorse economiche a disposizione, l’obiettivo di 350 uscite. Di conseguenza si è concordato con apposito verbale di consentire, per tutta la settimana in corso e fino alle 24 di venerdì prossimo (nuova finestra temporale), l’accesso a questi strumenti sempre ed esclusivamente su base volontaria:
- nuove adesioni all’esodo incentivato puro (punto B) e misto con assegno emergenziale (punto C) alle stesse identiche condizioni dell’accordo già sottoscritto, fino ad un massimo di 20 persone
- possibilità di scegliere l’uscita con incentivo per coloro che hanno scelto l’accesso al fondo a 7 anni (non aperto) ma avevano scelto, come opzione subordinata, di rimanere in azienda
- richiesta di passaggio da full time a part time per una durata di 24 mesi
Inoltre, previa verifica della disponibilità di risorse economiche, l’azienda valuterà la possibilità che sia gli attuali part time che già hanno presentato domanda di uscita, sia gli attuali part time che eventualmente la presenteranno durante questa nuova finestra temporale, possano rientrare a full time almeno un mese prima della data prevista per la loro uscita dall’azienda. Ciò al fine di consentire, se sarà sostenibile, di calcolare l’ultima mensilità a tempo pieno, con conseguente incremento dell’incentivo.
E’ stato già fissato per martedì 31 gennaio l’incontro di verifica finale, che andrà a chiudere la procedura corrente. Auspichiamo che, per quella data, altri elementi essenziali per il perfezionamento dell’operazione siano resi noti.
Vogliamo tranquillizzare, nei limiti del possibile, tutti i colleghi. Non vi è alcuna intenzione di aggiungere una settimana di ansia ulteriore: non è questo il fine della nuova finestra temporale, anche perchè i numeri già raggiunti permettono di ragionare con sufficiente serenità. Il fine è esclusivamente quello di consentire una decisione ponderata a chi ancora non è convinto, anche mettendo a disposizione strumenti nuovi, per quanto preventivati nell’accordo.
Infine comunichiamo che non si è ritenuto di discutere, durante l’incontro, di tematiche non strettamente attinenti all’accesso agli strumenti di esodo. Cercheremo di chiarire con comunicazione apposita alcuni dubbi interpretativi legati alla residua vigenza del Contratto Integrativo Aziendale.
Ferrara,23/01/2017
LE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.A. FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL/CREDITO UILCA