Nella giornata di giovedì 21 febbraio si è svolto un incontro in merito all’operazione di scissione e trasferimento di ramo d’azienda da Neos Finance a Intesa Sanpaolo
Personal Finance (Ispf – ex Moneta). L’Azienda ha motivato l’operazione rappresentando una situazione di mercato e del settore del credito al consumo di grave crisi, settore al cui interno Neos Finance ha fatto registrare pesanti perdite soprattutto in riferimento al forte sbilanciamento verso il ramo auto.
Nell’ottica di trovare nuove prospettive di crescita, l’Azienda propone la creazione di un unico soggetto in grado di sviluppare il business, con la revisione delle politiche
commerciali, il miglioramento dei sistemi di controllo e della qualità del credito, incidendo positivamente sullo squilibrio tra costi e ricavi. Il personale Neos Finance direttamente interessato dal processo di scissione e trasferimento a Ispf è pari a 523 lavoratori, mentre presso Neos Finance rimarranno 27 dipendenti che si occuperanno del portafoglio leasing (l’attività di leasing sarà comunque oggetto di specifica riorganizzazione in futuro).
In tale ambito l’Azienda ha quantificato in 46 gli esuberi organizzativi, commerciali e da sovrapposizione di strutture creditizie periferiche, ora accentrate, dislocate su tutto
il territorio nazionale, mentre, ha stimato altri 200 potenziali esuberi sulla rete, che però saranno verificati solo a fine anno, alla luce dell’andamento del piano di crescita
e del processo di consolidamento.
Abbiamo denunciato che tale situazione si è verificata sicuramente per l’andamento del mercato ma anche e soprattutto per “errori” del top management, rispetto ai quali
i lavoratori non hanno alcuna responsabilità. Riteniamo indispensabile definire accordi di tutela e garanzia dei lavoratori coinvolti, ricercando soluzioni a livello di Gruppo, senza penalizzazioni economiche ed occupazionali.
La priorità è la salvaguardia dell’occupazione. Le riorganizzazioni devono essere affrontate come già concordato nei casi di
analoghe operazioni societarie, con contrattazione di Gruppo e regole unitarie di Gruppo, applicando le garanzie e tutele già definite con gli accordi del 29 luglio 2011 e il Protocollo dello scorso 19 ottobre.