CGIL: Pensioni, vertenza aperta. Mobilitazione il 2 dicembre

MANIFESTAZIONI 2 DICEMBRE 2017.001
da Rassegna.it – L’ultima proposta avanzata dal premier Gentiloni è stata bocciata dalla Cgil che l’ha definita “insufficiente”, proclamando una mobilitazione generale territoriale. Camusso: “La vertenza previdenziale è aperta, lo ribadiremo con grande forza”

L’ultima proposta avanzata dal premier Gentiloni al tavolo sulle pensioni è stata bocciata dalla Cgil che l’ha definita “insufficiente”, proclamando una mobilitazione generale territoriale per il prossimo 2 dicembre. Confermato dunque il giudizio “di grande insufficienza” del nuovo testo presentato oggi, 21 novembre, nel nuovo incontro coi sindacati.

La vertenza previdenziale è aperta, lo ribadiremo con grande forza e per sostenerla la Cgil indice per il 2 dicembre una prima mobilitazione”, ha detto la segretaria del sindacato di Corso d’Italia Susanna Camusso.

All’incontro di stamattina Gentiloni si era presentato con un pacchetto e chiedendo a Cgil, Cisl e Uil di siglarlo facendosi in cambio garante del fatto che sarà introdotto subito in Parlamento, blindandolo di fatto rispetto alle mire di modifica dei partiti. L’esecutivo ha quindi presentato il documento di sintesi delle proposte, che i sindacati hanno esaminato “nel dettaglio”.

Quanto ai contenuti tecnici della proposta, che risparmia i lavori gravosi dall’aumento dei requisiti per la pensione che scatteranno per tutti dal 2019, nelle 15 categorie di lavori gravosi vengono considerati anche i lavoratori siderurgici “di prima fusione”, oltre quelli “di seconda fusione e del vetro addetti ai lavori ad alte temperature non già ricompresi tra gli usuranti”. Si prevede dunque la immediata esenzione dall’innalzamento previsto per il 2019 del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia e del requisito contributivo per la pensione anticipata per le 11 categorie già individuate ai fini dell’Ape sociale e 4 categorie aggiuntive: operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca, siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti ad alte temperature.

Il testo precisa, però, che l’esenzione è condizionata allo svolgimento di attività gravose da almeno 7 anni nei 10 precedenti il pensionamento, nonché, al fine degli effetti per il requisito anagrafico, al possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni. Inoltre si sancisce la partecipazione certa delle parti sociali alle Commissioni sulle aspettative di vita e sulla separazione assistenza-previdenza.

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