Ieri quattro partecipate Assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori di Linear e Unisalute nella Torre Unipol di Bologna, hanno ribadito la volontà di contrastare la politica aziendale tesa a disperdere l’attività assicurativa\amministrativa in società che applicano contratti di altri settori, appaltando una parte dell’attività dei Call Center a società terze.
Tale deriva aziendale mette a rischio – in prospettiva – i posti di lavoro nel Gruppo Unipol, con potenziali esuberi, accrescendo così la precarietà nel mondo del lavoro, con forti penalizzazioni sia i per dipendenti già occupati sia per i giovani, con contratti privi delle necessarie tutele e delle attuali garanzie, frutto delle lotte passate.
Per questo motivo, come già avvenuto la scorsa settimana, i lavoratori di Linear e Unisalute, amministrativi e Call Center, hanno scioperato compatti per chiedere al Gruppo Unipol di tornare sui propri passi, riprendendo il confronto con il Sindacato.
La mobilitazione proseguirà nei prossimi giorni e vedrà coinvolti anche gli altri colleghi sul territorio nazionale, attraverso le Assemblee e lo sciopero di tutti i lavoratori che vedrà, a breve, anche l’attivazione di una “Cassa di Resistenza” attraverso la quale verranno raccolti i fondi necessari da: dipendenti, agenti, sindacati e chiunque voglia dare il proprio contributo per finanziare lo sciopero, incentrato efficacemente nei Call Center (seguiranno modalità e indicazioni nella massima trasparenza.)
Il Sindacato ribadisce la propria volontà di CONTRATTARE qualsiasi tema, senza preclusione alcuna, così come la ferma determinazione a proseguire la mobilitazioni con ogni mezzo, con la consapevolezza di tutti i lavoratori sia urgente e imprescindibile intervenire oggi per evitare di rimpiangere domani di non averlo fatto, quando a quel punto avremo ben poco da difendere.
Invitiamo tutti i lavoratori a partecipare attivamente e in maniera compatta!
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