Non è la prima volta che interveniamo sulle pressioni commerciali che in questa azienda sfidano le più elementari norme del buon senso comune e del vivere civile.
Le riunioni si susseguono, con briefing continui, verbalizzazioni delle riunioni in agenzia, controlli quotidiani, mail di dubbio gusto e telefonate “minacciose”.
Questo è quanto accadrebbe quotidianamente in alcune zone. Ma adesso si è oltrepassati il limite violando la normativa sulla privacy e l’Accordo nazionale sulle politiche commerciali.
Alleghiamo il comunicato unitario insieme alla lettera di diffida spedita pochi giorni fa all’Azienda.
Segreteria di Coordinamento Fisac-Cgil
Gruppo bancario Creval