Treviso: il nuovo numero de Gli Azzeccagarbugli

Editoriale – Quando si parla di crisi, logicamente si discute di come uscirne e spesso la risposta è “si esce dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo”.
Anche noi lo facciamo, mentre denunciamo il ruolo delle banche e assicurazioni per la loro mancanza di assunzione di responsabilità verso la società, per la loro pratica in termini di retribuzioni del top management, sistemi premianti, politiche del credito etc.

A volte, però, nei vari ragionamenti, si ha la sensazione che alcuni elementi dei grandi mutamenti che si sono prodotti e che avverranno nell’economia, nella società in generale, nella vita quotidiana e nel pensiero di ognuno di noi, continuino ad essere inesplorati e per questo si rischi di non cogliere le enormi opportunità che si possono determinare o che possiamo determinare.

È possibile superare il modello liberista e costringere i nostri interlocutori sociali o istituzionali a cambiare e a praticare nuovi modelli o sistemi economico – sociali, se ci limitiamo a “parlare” di nuovo modello di sviluppo, senza inserirlo in una nuova prospettiva che sia lo sfondo? È possibile assumere e collocare i nostri obiettivi dentro un ragionamento e un contenitore più complessivo? Questo contenitore o anche questa prospettiva crediamo che possa essere la SOSTENIBILITÀ. Anche la Sostenibilità rischia di diventare una parola vuota, se non si incarna in ogni aspetto della nostra linea politica e se non viene vissuta e praticata nelle categorie e nelle piattaforme che costruiamo. Non possiamo lasciare alle sole aziende la possibilità di trasformazione del modello di banca o assicurazione, per questo pensiamo sia importante coniugare i piani industriali con nostre proposte su organizzazione del lavoro, tempi di conciliazione, politiche di genere, welfare aziendale il tutto in un’ottica che vede la Sostenibilità come “sistema”. Di rado siamo riusciti a costringere le aziende alla coerenza tra quanto dichiarato nei bilanci di sostenibilità/sociali e nei codici etici e la pratica corrente, per questo pensiamo fondamentale che lo stakeholder sindacato ricerchi il coinvolgimento in azienda sui temi della RSI e della sostenibilità. L’Osservatorio nazionale paritetico sullo Sviluppo Sostenibile previsto dal Protocollo sullo Sviluppo Sostenibile e compatibile del sistema bancario del 16/06/2004 finora non ha dato risultati tangibili e, non si sono concretizzati nemmeno gli impegni in esso contenuti, con particolare riferimento sia all’impegno di riservare attenzione alle indicazioni della Commissione Europea in tema di CSR sia all’impegno di indire una Conferenza periodica congiunta con al centro i temi monitorati dall’Osservatorio medesimo.

Nelle aziende, rispetto al passato assistiamo ad un certo miglioramento nel confronto con il sindacato su alcuni temi legati alla sostenibilità, pensiamo che questo sia dovuto anche alle sollecitazioni provenienti dal fronte sindacale e ad una maggiore sensibilità sull’argomento, in particolare si è consolidata l’istituzione dei due organismi previsti dal CCNL del settore finanziario: Commissioni Pari Opportunità e Organi Paritetici per la Formazione.

Nel nostro settore fondamentali sono i temi:

– sviluppo delle competenze e crescita professionale;

– pari opportunità professionali;

– comunicazione interna alle aziende;

– work life balance;

– Smart working

Ma la preoccupazione di ognuno di noi va al futuro…
Negli Stati Uniti nelle scorse settimane abbiamo già visto distributori automatici di hamburger targati McDonald’s (e sulla stessa scia intende muoversi presto Wendy’s, un’altra celebre catena di fast food Usa) e l’apertura a San Francisco di Cafe X, la prima caffetteria totalmente robotica. E molti di noi sono ormai abituati da anni a pagare la spesa tramite una cassa automatica per evitare la fila.

Ora l’automazione è arrivata anche nel settore bancario.
Bank of America, la seconda banca statunitense, ha comunicato l’apertura a Denver e a

Minneapolis delle sue prime due filiali totalmenteautomatizzate.
Se l’online banking consente da tempo di effettuare su internet la maggioranza delle operazioni, Bank of America è riuscita ad aggirare anche il problema posto da quelle poche pratiche che ancora richiedono la presenza di un impiegato umano, come le rinegoziazioni o la ricezione di lamentele. I clienti delle due nuove filiali, quando avranno necessità, potranno semplicemente collegarsi in videoconferenza con bancari che lavorano in altre sedi attraverso appositi terminali.
Oltre a risparmiare sul personale, oltretutto, si risparmia anche sull’affitto dei locali: le filiali automatiche occupano circa un quarto dello spazio di quelle tradizionali.
Dobbiamo far sì che lo sviluppo possa diventare veramente un’opportunità e non una assegnazione alla nostra fine.

Gli azzeccagarbugli n.15 (1)

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