Le scriventi Organizzazioni Sindacali il 24 luglio si sono incontrate con l’Amministratore Delegato Andrea Munari.
L’obiettivo dell’incontro era fare un punto di riflessione sull’andamento relativo agli ultimi accordi firmati, la situazione della rete, una serie di approfondimenti in merito alle prospettive del Gruppo e di BNL anche alla luce del l’imminente nuova operazione societaria che porterà alla chiusura di BPI dopo appena 4 anni di vita.
Ci sono molte questioni aperte di grande importanza per il nostro Gruppo che per essere affrontate richiedono una continua negoziazione e confronto Azienda/Sindacato utile alla crescita e alla stabilità.
La BNL si trova nell’imminenza di una nuova riorganizzazione in un contesto in cui sono aperte varie
problematiche irrisolte. In rete si attuerà un nuovo modello di servizio che rivedrà i rapporti con la clientela e le competenze dei colleghi coinvolti, senza che in sostanza sia stata messa mano, malgrado protocolli e accordi sul peso e la responsabilità che nel rapporto banche-clienti hanno le asfissianti pressioni commerciali esercitate sui lavoratori, e senza che siano stati risolti tutti disservizi causati dall’applicazione troppo frettolosa di Blend.
Inefficienza operativa e pressioni: un mix micidiale con pressioni mirate sui singoli anche quotidiane, solleciti estemporanei sotto forma di tabelle da autocompilare, classifiche fra i risultati individuali raggiunti. Un comportamento nocivo e distorto che non ha nulla a che vedere con un fisiologico sollecito al conseguimento dei risultati. Una realtà che accompagnata da politiche salariali incentivanti “ballerine” e dal riconoscimento di quote retributive discrezionali percentualmente rilevanti rispetto al trattamento complessivo, sembra configurare in BNL come nel settore, la volontà di trasformare progressivamente il rapporto tra lavoratore e azienda da obbligazione di mezzi ad obbligazione di risultato – propria del lavoro autonomo – avendone gli oneri ma non gli eventuali vantaggi. Anzi paradossalmente si subisce la dilatazione non autorizzata dell’orario di lavoro senza alcuna retribuzione.
Questo comporta un clima lavorativo che produce sugli operatori pesanti stress correlati – in alcuni casi invalidanti – problemi di autostima e di dignità personale con conseguente rapporto distorto tra dipendente e cliente, ben lontano da qualsiasi etica di responsabilità sociale.
L’incontro si è svolto in un clima di grande attesa da parte delle Organizzazioni Sindacali, soprattutto per la possibilità di avere delle notizie di prima mano sulla trattativa del rientro in BPI e su tutta una serie di dati riguardanti l’andamento aziendale…
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Segreterie di Coordinamento Nazionale Gruppo BNL
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