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In relazione all’inizio dei test in aula, dopo la formazione obbligatoria online di 30 ore sull’argomento IVASS/Mifid 2, nell’incontro del 13 u.s. della “Commissione Formazione” ci è stato comunicato quanto segue:
I test in aula si compongono di 26 domande da risolvere in 60 minuti. Trattasi di quesiti con 4 risposte multiple di cui una soltanto è corretta. Per superare il test occorrono almeno 16 risposte esatte. I test sono sempre diversi e vengono prodotti soltanto il giorno prima dell’aula.
L’azienda ci ha comunicato che, con partecipazione su base volontaria, ogni Area Territoriale sta lavorando per realizzare incontri di ripasso delle tematiche studiate, immediatamente precedenti i test in aula, sugli argomenti risultati più spinosi durante la fruizione dei corsi online.
La funzione di Compliance della Banca ha stabilito che il test potrà essere ripetuto fino a tre volte. Quanto all’eventualità che anche il terzo tentativo non vada a buon fine, l’azienda ha disposto tutti gli approfondimenti del caso, tuttora in corso.
I colleghi che hanno completato la formazione online sono circa il 70% della platea interessata e un buon numero è vicino alla completa fruizione. Il termine inizialmente fissato al 15 Settembre si intende pertanto prorogato nei fatti. I colleghi che non hanno ancora completato i corsi dovranno ultimare la fruizione auspicabilmente in tempi ragionevoli, per consentire la puntuale e regolare effettuazione dei test in aula e le eventuali sessioni di recupero per chi non supera il test. Raccomandiamo ai colleghi di utilizzare al meglio il tempo protetto – esteso se necessario oltre le 15 ore – che deve essere pianificato da Responsabili diretti e Gru in condivisione con le risorse, senza coercizione o imposizione, in ottica collaborativa.
Ci viene riferita una percentuale di successo superiore all’80%. Le aule complessivamente programmate entro ottobre su scala nazionale sono oltre 500 di cui una sessantina già effettuate.
Come OOSS, abbiamo ribadito quanto già precedentemente denunciato circa il ritardo della messa in opera che, comprimendo i tempi della fruizione, ha concentrato tutta l’attività nei mesi estivi, la sottovalutazione dell’impatto della formazione obbligatoria online, sia in ordine alla quantità di ore previste, che alla complessità delle materie, la tardiva attivazione del tempo protetto con l’accelerazione delle ultime settimane che ha visto pacchetti preconfezionati e non condivisi dagli interessati di intere giornate formative, l’incertezza e la confusione generata per il termine del 15/9 riproposto fino all’ultimo come improrogabile, l’inutile creazione di un clima di ansietà in molte aule di test. Anche gli incontri di ripasso, se realizzati, costituiscono un aggiustamento minimo rispetto alla vastità delle tematiche e al livello di approfondimento richiesto.
Questa formazione è obbligatoria e vincolante per il riconoscimento del ruolo di intermediario. Deve essere effettuata con serietà e responsabilità dai colleghi, in tempo di lavoro, senza altre incombenze.
E’ però compito dell’azienda e suo preciso dovere di mettere i lavoratori nella condizione di fare formazione in modo utile, proficuo e sostenibile. In queste settimane abbiamo visto altro.
Siena 17 Settembre 2018 Le Segreterie