La federazione sindacale europea per il settore dei servizi, ha adottato la Dichiarazione di Vienna

Durante una conferenza di due giorni  tenutasi a Vienna il 10-11 settembre, UNI Europa, la federazione sindacale europea per il settore dei servizi, ha adottato la Dichiarazione di Vienna sull’orario di lavoro.

Il documento – “È il nostro tempo: orario di lavoro nel nuovo mondo del lavoro – Tempo di lavoro e politica di contrattazione collettiva” – è stato adottato come reazione alla crescente discrepanza tra le ore che i lavoratori vogliono lavorare e quelle in cui lavorano la realtà. Più lavoratori devono lavorare per ore tempi più lunghi, mentre altri, spesso e involontariamente, hanno riduzioni drastiche del tempo e del salario.

Sullo sfondo della nuova legge in Austria, che aumenta la giornata lavorativa da un massimo di otto a dodici ore e la settimana lavorativa da quaranta a sessanta ore, UNI Europa prevede tre obiettivi cruciali per garantire che i lavoratori possano modellare al meglio il loro orario di lavoro e rafforzare la loro autonomia.

In primo luogo, è necessaria un’equa distribuzione dell’orario di lavoro. Una riduzione collettiva e la ridistribuzione dell’orario di lavoro statutario andranno non solo a beneficio sia dei lavoratori a tempo pieno sia dei lavoratori a tempo parziale, ma creeranno anche nuove opportunità di lavoro per quasi 18 milioni di disoccupati nell’UE.

Una ridistribuzione del lavoro deve mirare, in particolare, allo squilibrio tra uomini e donne, poiché la povertà a tempo parziale e lavorativa colpisce ancora prevalentemente le donne. È anche essenziale che la riduzione del tempo di lavoro sia, in linea di principio, senza alcuna perdita di stipendio. È necessario un quadro normativo efficace in materia di orario di lavoro basato su leggi e accordi 

In secondo luogo, le disposizioni relative all’orario di lavoro dovrebbero essere adattate in base alle fasi della vita. Molti lavoratori hanno importanti responsabilità assistenziali e lottano quotidianamente con il cosiddetto “doppio turno” di lavoro retribuito e non retribuito. La flessibilità e il “diritto alla disconnessione” per incoraggiare un migliore equilibrio tra lavoro e vita sono essenziali.

Infine, è necessario porre maggiore enfasi sull’apprendimento permanente. I datori di lavoro devono investire di più nella formazione della propria forza lavoro, che a sua volta aumenterà la produttività e migliorerà l’occupabilità. Inoltre, a ogni lavoratore dovrebbe essere concesso il diritto a un periodo di ferie retribuite per una vasta gamma di opportunità di formazione.

Oliver Roethig, segretario regionale di UNI Europa, afferma che “l’attuale cultura del tempo di lavoro sta danneggiando il tessuto sociale. I lavoratori vengono spinti al limite dal superlavoro o vengono loro negate le ore di lavoro necessarie per provvedere adeguatamente alle loro famiglie “.

“La Dichiarazione di Vienna fornisce alcune soluzioni concrete per modificare radicalmente la situazione attuale dell’orario di lavoro e creare migliori condizioni di lavoro e autonomia per i lavoratori di tutta Europa”, ha concluso Roethig.

Pulsante per tornare all'inizio