Antiriciclaggio: le nuove regole della UE

Il Consiglio dell’Unione europea ha emanato una nuova direttiva sulla lotta al riciclaggio di denaro, inserita nel Diritto penale e che va a completare ed integrare la normativa antiriciclaggio. Il Provvedimento introduce nuove disposizione di diritto penale degli Stati membri che sono rivolte a contrastare ed a bloccare l’accesso dei malviventi alle risorse finanziarie, includendo espressamente anche quelle utilizzate per attività di terrorismo.

La direttiva significherà un cambiamento importante delle normative di tutti i 28 Paese aderenti all’Ue. Infatti, il problema che affliggeva la lotta al riciclaggio transfrontaliero è costituito dal fatto che (fino ad oggi) non esisteva una definizione comune di riciclaggio ai fini penali. In caso di attività illegali internazionali per procedere attraverso la cooperazione giudiziaria penale per casi di riciclaggio, era necessaria la verifica della doppia punibilità: il giudice dello Stato membro che riceveva una richiesta di cooperazione doveva verificare se, nel proprio Ordinamento, la condotta contestata fosse prevista come reato, e solo allora poteva procedere. In molti casi gli ordinamenti nazionali non prevedevano norme uniformi in tema di riciclaggio e pertanto questa situazione rendeva molto complessa la lotta al riciclaggio.

            La soluzione a questo problema prevede l’introduzione di norme minime relative alla definizione dei reati ed alle sanzioni in materia di riciclaggio. In questa direzione è stata, quindi, definita sia la nozione di attività criminosa in senso generale che in senso particolare, (richiamando un lungo elenco di reati, tra cui quelli di terrorismo e fiscali) sia quelli di riciclaggio, includendo come punibili anche quelli di auto-riciclaggio.

            Le condotte di riciclaggio saranno punite con una pena detentiva massima di 4 anni e gli Organi giurisdizionali potranno applicare misure e sanzioni accessorie quali, per es., l’esclusione dagli appalti pubblici, dall’accesso ai finanziamenti pubblici e pesanti pecuniarie.

Di notevole rilievo è la disciplina che riguarda le circostanze aggravanti, che riguardano l’appartenenza alla criminalità organizzata e l’essere un Soggetto obbligato alla Normativa antiriciclaggio. Altra novità di rilievo è l’introduzione della responsabilità per i reati di riciclaggio nei confronti degli Enti e delle Persone giuridiche anche a livello europeo.

            Quando la Direttiva sarà stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nei rispettivi Ordinamenti nazionali.

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