“La finanza può essere buona? Sembra un controsenso eppure ha la stessa funzione del sistema circolatorio essenziale per la sopravvivenza, ma se si blocca sono guai, deve essere ben funzionante senza grumi nè blocchi, soprattutto ben regolato”. E’ cominciata con un interrogativo la lectio magistralis tenuta da Salvatore Rossi, Direttore Generale della Banca D’Italia e Presidente IVASS.
“I guasti che può provocare la finanziarizzazione selvaggia dell’economia lo abbiamo visto con la crisi globale iniziata otto anni fa. I padri dell’Europa avevano capito quanto fosse importante arrivare all’unità, per concertare delle politiche per la crescita. L’approdo dell’Euro, anche se non privo di contraddizioni, ha garantito a Paesi come l’Italia alcuni importanti vantaggi, come: la riduzione dell’inflazione e la riduzione dei tassi di interesse.
La crisi dei debiti sovrani – ha poi precisato Rossi – ha complicato le cose, facendo capire che l’Euro non è un MONOLITE ETERNO, lo spread è la prova di questo oltre la testimonianza che esiste un rischio, seppur molto basso, di rottura dell’Euro. Per scongiurare questo rischio bisognerà orientare l’unione bancaria verso obiettivi alti, che tengano dentro gli interessi reali della popolazione europea, pur nelle differenze di tradizioni, culture, sensibilità e visioni. Tutto ruota attorno allo sviluppo, il credito finalizzato agli asset industriali della crescita e le assicurazioni a tutela dei rischi connessi all’evoluzione sono strumenti imprescindibili per guardare al futuro con fiducia”.