L’avvio della fase di rinnovo del CCNL in ABI avviene in una situazione senza dubbio difficile caratterizzata, in primis, dal “mantra” dei banchieri di riduzione del costo del lavoro, dalle specifiche problematicità di alcuni gruppi e da normative che, di fatto, penalizzano più i bancari che i banchieri.
Nell’incontro dello scorso 28 gennaio in ABI, il SG della FISAC/CGIL, Giuliano Calcagni, ha con nettezza posto a controparte due questioni:
- Il ritorno alla produttività ed alla redditività delle banche ed il conseguente riconoscimento di lauti dividendi agli azionisti non giustificano più dinamiche di moderazione salariale (tabellare e TFR) in un settore che mostra significativi segni di ripresa;
- L’unica ed indiscutibile base del negoziato è la Piattaforma sindacale (da portare nelle assemblee di Lavoratrici e Lavoratori del settore) e non la proposta ABI (unitariamente respinta) di costruire un percorso di approccio al rinnovo del CCNL, con obiettivo un “Accordo di programma” che avrebbe ingabbiato ed ingessato il confronto negoziale sin dalla partenza.
All’incontro previsto in ABI per il 19 febbraio la FISAC/CGIL si presenterà con queste posizioni e con le decisioni unitariamente assunte dalle OO.SS. di settore il 4 febbraio, proponendo ad ABI la proroga al 31 maggio del CCNL, fermo restando le decorrenze al 1 gennaio 2019, ed il ripristino del TFR.
Le notizie (ai limiti delle fake news) circolate negli ultimi giorni sui media più seguiti del settore, hanno invece riportato tutt’altro ed anche ingiustificati attacchi al SG della FISAC/CGIL e dunque a all’insieme della nostra Organizzazione. La Segreteria Nazionale e la FISAC/CGIL tutta respingono con fermezza tali ricostruzioni ed i conseguenti denigranti commenti nei confronti del SG Giuliano Calcagni, interprete delle posizioni della FISAC/CGIL. Le nostre posizioni sono nette e chiare perché sintesi largamente condivisa nell’organizzazione e, come è evidente, non offrono “sponde” di alcun tipo alle controparti rappresentate da ABI.
La FISAC/CGIL risponde infine alle provocazioni ricevute con un forte richiamo all’unità del Sindacato della categoria che deve necessariamente essere capace di trovare in tempi brevi la sintesi unitaria nella Piattaforma di rinnovo del CCNL: la chiedono le lavoratrici ed i lavoratori che in questi pesanti 10 anni hanno, con forte senso di responsabilità e molti sacrifici, contribuito ad attraversare e a superare la crisi più dura.
Roma, 16 febbraio 2019
La Segreteria Nazionale (Busettini, Cornelli, Esposito S., Esposito L., Gentile, Ongaro, Sturniolo)