Cgil: mezzo milione in Cig da inizio 2013. Persi redditi per 650 milioni

“Prosegue senza sosta – afferma il segretario confederale Elena Lattuada – il deperimento del tessuto produttivo e il progressivo processo di deindustrializzazione del paese. Centinaia di migliaia di lavoratori si trovano in una condizione di grandissima sofferenza, acuita dalle complicazioni e dai mancati pagamenti della cassa integrazione in deroga che vanno assolutamente risolti e superati. I numeri dimostrano che la priorità da affrontare, l’emergenza alla quale dare risposta, è sempre e il lavoro. Il Parlamento e il prossimo governo devono, in fretta, dare priorità assoluta al tema della crescita e del lavoro, anche con interventi straordinari altrimenti il conflitto sociale e i livelli di povertà diventeranno entrambi insostenibili”.

Nel primo bimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso, mentre sono cresciute la cassa ordinaria e straordinaria, è diminuita la cassa in deroga con un -46,18% per un totale di 23 milioni di ore, Un dato, secondo la Cgil ” falsato e frutto dei problemi procedurali e dei mancati pagamenti che hanno complicato il ricorso a questo strumento. L’erogazione – si legge – è passata da 31 milioni di ore di ottobre 2012 agli 8 milioni di febbraio 2013″. La Cgil sottolinea in particolare che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,09% del totale dei decreti. Un segnale evidente del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”.

Se si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 9 settimane lavorative, si determina, secondo la Cgil, un’assenza completa dall’attività produttiva per 488.575 lavoratori, di cui 230 mila in cigs e 69 mila in cigd. “Continua a calare – conclude la Cgil . il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 644.400.000 euro, pari a 1.319 euro per ogni singolo lavoratore”.
“Prosegue senza sosta – afferma il segretario confederale Elena Lattuada – il deperimento del tessuto produttivo e il progressivo processo di deindustrializzazione del paese. Centinaia di migliaia di lavoratori si trovano in una condizione di grandissima sofferenza, acuita dalle complicazioni e dai mancati pagamenti della cassa integrazione in deroga che vanno assolutamente risolti e superati. I numeri dimostrano che la priorità da affrontare, l’emergenza alla quale dare risposta, è sempre e il lavoro. Il Parlamento e il prossimo governo devono, in fretta, dare priorità assoluta al tema della crescita e del lavoro, anche con interventi straordinari altrimenti il conflitto sociale e i livelli di povertà diventeranno entrambi insostenibili”.

Nel primo bimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso, mentre sono cresciute la cassa ordinaria e straordinaria, è diminuita la cassa in deroga con un -46,18% per un totale di 23 milioni di ore, Un dato, secondo la Cgil ” falsato e frutto dei problemi procedurali e dei mancati pagamenti che hanno complicato il ricorso a questo strumento. L’erogazione – si legge – è passata da 31 milioni di ore di ottobre 2012 agli 8 milioni di febbraio 2013″. La Cgil sottolinea in particolare che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,09% del totale dei decreti. Un segnale evidente del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”.

Se si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 9 settimane lavorative, si determina, secondo la Cgil, un’assenza completa dall’attività produttiva per 488.575 lavoratori, di cui 230 mila in cigs e 69 mila in cigd. “Continua a calare – conclude la Cgil . il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 644.400.000 euro, pari a 1.319 euro per ogni singolo lavoratore”.

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