Primo maggio: Cgil, Cisl e Uil
“Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro“
“Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro”: è questo lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto quest’anno per la giornata del Primo Maggio. In seguito al protrarsi dell’emergenza COVID-19, le tre Confederazioni hanno già comunicato nei giorni scorsi l’annullamento della manifestazione nazionale prevista quest’anno a Padova, così come non potrà svolgersi la trentesima edizione del Concertone in piazza San Giovanni a Roma.
“È importante che il lavoro resti protagonista anche e soprattutto in occasione di questo primo Maggio – affermano Cgil, Cisl e Uil – perché il lavoro è la leva fondamentale per restituire una prospettiva credibile per il futuro del nostro Paese e di coloro che rappresentiamo”.
I tre leader sindacali Landini, Furlan e Barbagallo parteciperanno il Primo Maggio in diretta alle 12.20 su Rai Tre ad uno speciale del Tg3 sui temi del lavoro, della ripresa produttiva e dell’emergenza sanitaria. In serata i tre leader parteciperanno sempre su Rai Tre, al grande evento musicale, in programma dalle 20.00 alle 24.00, realizzato dalla Rai e promosso da Cgil, Cisl, Uil con collegamenti, riflessioni e testimonianze sul lavoro e tanti ospiti musicali che suoneranno dal vivo selezionati da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli.
Coronavirus: Landini, accordo positivo che mantiene salute e sicurezza prima condizione per ripresa attività produttiva
Roma, 24 aprile – “Un accordo positivo, utile, che mantiene la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini la prima condizione per la ripresa dell’attività produttiva. Abbiamo fatto passi in avanti e ora dobbiamo dare gambe alla sicurezza dei lavoratori e alla ripresa produttiva”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta l’intesa raggiunta, dopo un lungo confronto, da governo e parti sociali per integrare il Protocollo di sicurezza, in vista della fase due. Scarica il protocollo
“L’intesa – prosegue il leader della Cgil – verrà recepita in un dispositivo normativo. Questo ci consentirà di avere certezza ed esigibilità delle regole che abbiamo concordato. La ripresa del lavoro dovrà avvenire nella massima sicurezza, tanto che le condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione diventano un requisito cogente per riprendere o continuare a lavorare”.
“Sono state inserite – aggiunge Landini – regole per garantire uniformità di comportamenti nei siti con più aziende che operano nella stessa produzione e per responsabilizzare sia le aziende committenti che in appalto”.
“Per riorganizzare il lavoro, valutare i rischi, trovare le soluzioni più idonee, garantire la prosecuzione nella massima sicurezza delle attività produttive – conclude il segretario generale della Cgil – sarà importante il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e dei comitati territoriali, che abbiamo inserito nel protocollo e che avranno il compito di garantire la massima adesione allo spirito e alla lettera del protocollo stesso”.