La Fisac CGIL di Fideuram continua a seguire con grande attenzione e preoccupazione l’evolversi della situazione conseguente all’individuazione di nuove aziende subentranti a Softlab tech nella fornitura di servizi di application management ed help desk tecnologico, in forza di contratti di appalto di opere e servizi.
La situazione è oltremodo complessa per il fatto che il subentro dei nuovi fornitori non è stato gestito dai nostri lungimiranti manager in modo sufficientemente ponderato: infatti, avrebbero potuto decidere di mantenere Softlab come fornitore secondario, oppure optare per l’impiego dei nuovi fornitori su ambiti prevalenti ma non totali ed esclusivi, infine articolare il cambio su un arco temporale adeguatamente ampio e che mettesse al sicuro la stessa Fideuram rispetto ai rischi sulle attività in corso e da avviare.
Minacciando un’azione di sciopero abbiamo ottenuto che Intesa Sanpaolo, in qualità di Capogruppo, accettasse di incontrarci in una riunione tenutasi lo scorso 5 dicembre con partecipazione anche di tutte le segreterie sindacali di Gruppo ISP.
In tale occasione Intesa, a fronte delle previsioni del vigente CCNL ed in particolare in merito a quanto previsto nella Raccomandazione delle Parti in calce all’art. 21 CCNL, ha dichiarato il farsi carico dell’analisi e dell’attento e costante monitoraggio della situazione, garantendo – altresì – un intervento presso le imprese subentrati in merito all’applicazione di una “clausola sociale” qualora si evidenziassero tensioni occupazionali in Softlab tech conseguenti al cambio appalto. In tutto ciò è stata finalmente riconosciuta da Intesa la fattispecie dell’appalto in relazione a esternalizzazioni in ambito informatico.
Ad oggi le criticità evidenziate sono ancora irrisolte: gli stipendi ai lavoratori Softlab non vengono pagati, Fideuram non chiarisce che tipo di coinvolgimento prevede per le varie aziende informatiche esterne rispetto ad attività in essere e progettualità del prossimo anno, le competenze e le professionalità sono a forte rischio di dispersione e, soprattutto, molti posti di lavoro in Softlab sono a rischio.
L’inadeguata gestione di questa fase di transizione comporta il rischio di far mancare l’adeguato supporto tecnico e specialistico alle attività operative quotidiane della banca, che – come sempre – necessitano di particolare attenzione col passaggio al nuovo anno. Le colleghe e i colleghi non potranno farsi carico delle inadempienze manageriali rispetto alle richieste di promotori e clienti, con le eventuali segnalazioni e relativi reclami.
Da parte nostra saremo pronti a riattivare le necessarie vertenzialità se la situazione non evolverà in modo positivo sotto tutti gli aspetti di responsabilità sociale da noi evidenziati.
13 dicembre 2022
Fisac Cgil Fideuram