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(Piano ferie fai da te? Ahi ahi ahi ahi ahi!)
Ieri è stato l’ultimo giorno per le lavoratrici e i lavoratori di Banca Mps per inserire il piano ferie annuale.
Quest’anno la normativa con le tempistiche e le modalità di inserimento si è fatta attendere un po’, anche in virtù della riorganizzazione dei modelli di servizio Sb e Valore che l’azienda ha preannunciato e che sta prendendo corpo.
Tutti non vedevamo l’ora di poter pensare alle vacanze, programmarle, fantasticarci su. E invece, soprattutto nelle filiali, ma anche negli uffici di Area, ci siamo ritrovati a pianificare assenze alla cieca, senza sapere se poi le stesse saranno sostenibili o meno, se il collega con cui ci siamo alternati siederà ancora alla scrivania accanto al momento debito o no.
La difficoltà più grande l’hanno avuta i titolari nell’organizzarsi con i propri sostituti, che tra un mese potranno essere gestori small e quindi non più in filiale. Ma tant’è, la risposta canonica alle obiezioni sollevate è stata: inserite e poi si vedrà.
E poi si vedrà… questa frase, poco sibillina, può avere solo un significato: quando sorgeranno i problemi, chiederemo a qualcuno di rinunciare-rivedere-modificare il piano ferie. Allora che ognuno pensi per sé, per la serie: Io pe me, tu pe te.
Quindi, non appena cliccato su salva in DM-Time, alla frase “da adesso il suo piano ferie non è più modificabile”, in pieno stile il gladiatore – al mio segnale scatenate l’inferno – ecco partire piogge di bonifici alle agenzie di viaggio, corse per accaparrarsi i migliori voli, i migliori treni per cercare di “blindare” i periodi confermati e scoraggiare eventuali future richieste di modifica.
Programmare le ferie non vuol dire solo riempire delle caselline, incastrandosi coi colleghi per evitare sovrapposizioni. Significa progettare tempo libero con la famiglia, gli amici, far quadrare i giorni liberi di tutti per trascorrere del tempo insieme, organizzare i figli coi campi scuola, la babysitter, incastrarsi con le vacanze dei nonni, col partner. Insomma, un’organizzazione che non coinvolge solo noi, ma che si inserisce in dinamiche di vita e di famiglia che necessiterebbero di una tranquillità maggiore di un “poi si vedrà”.
Proprio due giorni fa qui a Napoli il nostro AD ci ha sottolineato come il Brand di quest’azienda è fatto da clienti e dipendenti, quindi stressarci e crearci ansia anche relativamente ad un argomento che in teoria dovrebbe essere legato a momenti belli e positivi, significa non avere molta cura di quel Brand stesso, oltre che delle risorse più importanti dell’azienda: le lavoratrici e i lavoratori.
Già questa riorganizzazione – che l’azienda chiama “evoluzione” perché dire “prendete le competenze create con anni di esperienza e impegno e chiudetele nel cassetto, accanto ai sogni di carriera” pareva brutto – crea malcontento un po’ ovunque.
Ma poi, se è vero, sempre come ci ha ribadito il nostro AD, che non dobbiamo affezionarci a schemi organizzativi rigidi, che le evoluzioni, le trasformazioni, la flessibilità sono necessarie per stare al passo con il settore e i mercati in continuo cambiamento, è vero pure che l’unico punto fermo, l’unica certezza in anni di assenza di una guida ferma, sono stati la professionalità e l’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici. Che hanno il diritto di lavorare serenamente, e pure di andare in ferie in serenità.
Ed è proprio un augurio di serenità quello che noi vogliamo farvi per Pasqua. Hai visto mai che dall’uovo di Babbo Monte non esca la sorpresa di una “normalità” della Banca non solo sbandierata, ma anche declinata giorno per giorno nell’attività lavorativa.
Napoli, 29/03/2024
Le segreterie
Fisac Mps Napoli, Caserta e Benevento, Uilca Mps Napoli e Caserta