Banco di Sardegna: Paese che vai, usanze che trovi

 

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Paese che vai, usanze che trovi
Care colleghe e cari colleghi, in coincidenza del cambio al vertice dell’Area Affari nella nostra azienda, stiamo assistendo a pratiche commerciali non in linea con quelle previste dagli accordi vigenti sulle politiche commerciali.
Nonostante tutto, il passato ha portato sempre ottimi risultati visti i bilanci chiusi in maniera egregia in questi anni.
In particolare, ci riferiamo alla pubblicazione settimanale di una “classifica” di tutte le filiali del Banco, mascherata con il nome inglese di “contest”, in cui viene riportata la produttività di ben 10 cluster con le percentuali di raggiungimento del budget assegnato, evidenziando in nero i bravi ed in rosso i cattivi. Ricordiamo che noi lavoriamo in banca, non siamo piloti di formula 1 che partecipano ad un Gran Premio dove salgono sul palco il primo classificato, il secondo ed il terzo.
Invitiamo d’ora in avanti l’azienda a non inviare a tutti i riceventi la classifica generale così come impostata, se proprio si vuole monitorare l’andamento della vendita di prodotti la si mandi singolarmente al preposto della filiale solo con i suoi dati. Questa prassi non è corretta. Poi, che sia in uso in altre aziende del gruppo per noi ha poca importanza. Se dovesse persistere questo modus operandi ci riserviamo di attivare le procedure previste invitando nel frattempo i colleghi che dovessero riceverla a stamparla ed a farne “buon uso”.
Altro tema segnalatoci sono le mail ed i messaggi che alcuni stanno ricevendo nei device aziendali fuori dalle ore d’ufficio, pare addirittura durante il meritato riposo notturno. Probabilmente qualcuno dimentica che esiste il diritto alla disconnessione, sancito anche dal nostro CCNL in vigore. Anche in questo caso preghiamo vivamente l’Area Affari e colui che invia di osservare l’orario di lavoro giornaliero che esiste per tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori, nessuno escluso. Se questo atteggiamento dovesse persistere, non ci resta che continuare ad esortare il personale che ha in dotazione i device a spegnerli dopo l’orario di lavoro ed a riaccederli la mattina successiva all’inizio della giornata lavorativa.
E poi ci sono i colloqui che alcune colleghe e colleghi della rete stanno effettuando direttamente con l’Area Affari. Anche in questo caso, ricordiamo che esiste una scala gerarchica a cui tutti dobbiamo fare riferimento, non possiamo, forti del ruolo che il CdA
ha conferito, saltare questi passaggi ed andare direttamente ad interloquire con il personale, ognuno svolga il compito assegnato senza farsi prendere da manie di grandezza o di onnipotenza.
I report e le riunioni continuano senza sosta. Gli obiettivi e le campagne rimangono tali anche per le filiali in chiusura. Ora, però, la creatività nell’esercitare quelle che vorremmo chiamare politiche commerciali, ma sono, nei fatti, esclusivamente pressioni commerciali ha raggiunto livelli da fantascienza.
Ci sono le Protection Day, le Opportunità Calde, digital day, e poi è arrivato il momento delle Ambizioni. Siccome non possono essere dati degli obiettivi sui singoli prodotti sono arrivate le ambizioni. Non devi raggiungere un obiettivo numerico ma perseguire un’ambizione numerica. L’effetto è lo stesso.
Quando pensi di poter almeno gestire il tuo tempo (siamo tutti consulenti) arriva la calendarizzazione pedissequa della giornata lavorativa con indicazioni sul numero di appuntamento per ogni ora del proprio tempo.
E poi si è giunti ai “patti personali”. In maniera artigianale viene comunicato alla singola lavoratrice o lavoratore quali obiettivi deve raggiungere entro una certa data. Ci pareva che ognuna ed ognuno di noi abbia già firmato un contratto di lavoro, contenente un’obbligazione di mezzi, ma evidentemente non ci siamo accorti della sua modifica verso un’obbligazione di risultati.
Abbiamo appena incontrato l’amministratore delegato del Gruppo e ricordiamo ancora le sue parole rispetto alla necessità di sviluppare valore e produttività senza comportamenti distorsivi.
Per finire, il 28 aprile di ogni anno in Sardegna festeggiamo Sa die de sa Sardegna, vorremmo che questa festa continui ad essere tale. Non costringeteci ad attualizzarla. Le OO.SS del Banco di Sardegna hanno le capacità per gestire al meglio queste incresciose situazioni, siamo abituati come sardi a vivere nelle emergenze, accoglienti ma non sudditi.
Sassari, 16 ottobre 2024
Le Segreterie di Coordinamento del Banco di Sardegna
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN
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